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Ritmo, musica ed emozioni

Il termine musica, con cui si indicava l’unione tra musica, poesia e danza, deriva dal vocabolario greco MUSIKÈ, cioè “arte delle Muse”, le mitiche protettrici delle arti.

Nel continente africano, la musica ha sempre avuto una concezione legata alla danza e al movimento. Nel passato il mondo musicale europeo riuscì ad entrare in contatto con l’antichissima tradizione africana.

L’ossessiva ripetizione ritmica collettiva veniva utilizzata dalle tribù come forma di aggregazione e meditazione per raggiungere stati di estasi e per comunicare messaggi a distanza attraverso l’uso di grandi strumenti a percussioni.

I ritmi che venivano creati erano fatti con tamburi o battiti di mani.

Durante i primi anni del ventesimo secolo nello storico quartiere di Storyville, un luogo malfamato che si trova nella città di New Orleans nello stato della Louisiana in America, è successo che si sono incontrate diverse tradizioni musicali e da questo incontro fra la tradizione europea e quella dei ritmi africani, nacque quello che sarebbe diventato nel tempo il Jazz che andò via via a svilupparsi ulteriormente durante gli anni ’30 con l’avvento dello SWING, musica che per prima riuscì a raggiungere il grande pubblico riuscendo a cambiare per sempre la storia e influenzando tutti i generi che sono nati successivamente come il Pop, il Funk, il Rock and roll e moltissimi altri.

L’effetto che fa la musica nelle persone può essere gioia, felicità, tristezza, riflessione, agitazione, ecc…

La musica la si può ascoltare in diversi modi, da soli, in macchina, la si ascolta in discoteca ad alto volume con gli amici e ci si diverte.

Oppure, quando sei ad un concerto di un cantante che ti piace, la puoi anche cantare a squarcia gola finché non perdi la voce perché sei talmente felice o emozionato e con gli occhi lucidi per il fatto di vedere il tuo cantante preferito dal vivo che questo ti trasmette felicità e agitazione insieme, almeno questo è come me lo immagino io e un giorno spero di poter andare ad un concerto per fare questa esperienza.

Secondo me la musica è stata creata grazie agli africani che ancora oggi fanno e creano i ritmi perché hanno il ritmo nelle vene, come i musicisti, i cantanti e ovviamente anche i ballerini.

Gli africani hanno creato strumenti e oggetti e utilizzato il loro corpo come le mani creando cose meravigliose.

Io li ringrazio, e penso che lo dovrebbero fare anche altre persone, perché se loro non avessero creato ritmi o musica oggi non avremmo tutti questi generi musicali e la vita sarebbe senza musica, forse non proprio senza, forse l’avrebbe creata qualcun altro.

Con il passare degli anni, la musica è cambiata, per esempio la tecnologia ha inventato degli effetti per cambiare la voce dei cantanti, uno di questi si chiama: “auto-tune” che fa sembrare la voce un po’ elettronica, oggi molti rapper Italiani lo usano.

Secondo me la musica nella vita serve a tutti per qualsiasi cosa che ci accade duranta la giornata.

La musica può essere anche dentro di noi, per esempio il cuore ha caratteristiche simili ai tamburi, quando ci piace una persona abbiamo il cuore che batte a mille oppure quando siamo rilassati va lento, oppure quando siamo agitati o abbiamo paura il nostro cuore ha ritmi diversi perché dipende da cosa facciamo o cosa pensiamo.

La musica non è solo ascoltarla, ma è qualcosa, un’emozione che provoca dentro di te gioia, amore, tristezza, agitazione, riflessione, passione, ecc…

La musica è una seconda amica che mi aiuta moltissimo, per esempio quando ballo hip-hop mi sfogo e lei mi aiuta ancor più di tutti.

La musica può dare anche energia o una carica di adrenalina quando la ascoltiamo con le cuffie oppure in macchina con gli amici.

La musica unisce.

Per esempio, quando sei in un locale o una discoteca ci si diverte con gli amici e si balla o si canta e tutte le altre persone fanno la stessa cosa e il dj le intrattiene, in alcuni locali c’è anche il fotografo che fa delle foto per ricordare quella serata e poi ricevi un link su intagram o facebook da dove scaricare le foto che ti piacciono.

La mia passione per la musica è nata fin da quando ero piccola, i miei genitori mi hanno raccontato che mi piaceva sempre ascoltarla e che quando invitavo degli amici a casa mia per una festa organizzavo dei balletti con loro sempre e sempre con la musica.

Ora che sono più grande, mi piace collegare il mio smartphone ad una cassa bluetooth e ascoltarla ad alto volume, oppure in auto con le cuffie perché io e la MUSICA siamo ovunque.

Io, come tante altre persone, la musica la ascolto su Spotify, YouTube e altre app per esempio Musica.

Zoe N. XI cl.


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