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l´International Students Conference 2024 di Dornach
“ISC2024 Finding our way together” una Giornata tipo:
· Ritrovo mattutino davanti al Goetheanum per partecipare ai balli popolari tutti assieme
· Colazione veloce con caffè o tisana accompagnati da panini con burro e marmellata
· Prima conferenza della giornata
· Walkie talkie con uno “sconosciuto” (si cercava di parlare della conferenza / un modo per socializzare)
· Partecipazione ai workshop
· Pranzo al Goetheanum
· Nel pomeriggio attività varie ad esempio preparazione dello spettacolo “Peacemaker Journey”
· Cena al Goetheanum
· Interventi a tema in base alla serata
· Ritorno alle abitazioni
Mantenendo come sfondo i valori del cuore in relazione alla comunità e al trovare la propria strada tutti assieme, l’organizzazione ha inserito nel programma della settimana due ore e mezza al giorno dedicate e finalizzate all’approfondimento e al confronto di idee su una tematica ben precisa.
Le tematiche tra cui scegliere erano molteplici, ma non mi soffermerei su ogni singolo workshop bensì sulla scelta individuale che ognuno di noi ha fatto nel momento in cui si è ritrovato a dover fare una preferenza sul laboratorio a cui partecipare. Questa scelta individuale ha mosso un primo impulso di indipendenza e di saper riconoscere ciò a cui siamo più affini. D´altro canto però per qualcuno è stata anche una messa in gioco, scegliendo qualcosa che non rientra nella propria zona di confort, ma che in qualche modo ha sentito potesse farlo crescere ed evolvere.
La finalità di ogni laboratorio era quella di discutere e fare esperienza sull’argomento, creando uno spazio per il dialogo verbale e artistico. Ciò che veramente ha fatto la differenza, però, è stata la condivisione e trasmissione dei pensieri individuali, che incontrandosi si intrecciavano, creando non un’idea comune ma un percorso comune che ogni membro del laboratorio poteva percorrere, portando liberamente avanti la sua idea.
La socialità e la creazione di una “RETE UMANITARIA STUDENTESCA” per la pace
Partecipare a "Taking Hearts: Finding Our Way Together" al Goetheanum è stata un´esperienza trasformativa per noi come studenti di scuole Waldorf. Essere immersi in un ambiente così diversificato, dove studenti da tutto il mondo si riuniscono per condividere le loro culture e idee. Durante le conferenze, abbiamo ascoltato relatori provenienti da svariati background discutere di temi globali, dalla sostenibilità alla giustizia sociale. Questo ci ha permesso di vedere le sfide mondiali da molteplici prospettive e di capire quanto siano interconnesse le nostre vite, nonostante le grandi distanze che ci separano. Le sessioni di workshop ci hanno dato l´opportunità di esercitare varie competenze nell´acquisire nuovi strumenti per affrontare la vita, come la risoluzione dei conflitti e la leadership collaborativa, essenziali per il nostro sviluppo personale e professionale. Ma forse l´aspetto più significativo è stata l´interazione con gli altri studenti. Attraverso diverse attività artistiche, abbiamo condiviso parti delle nostre tradizioni e, giocando e lavorando insieme, abbiamo formato legami che andavano oltre le barriere linguistiche e culturali. Queste dinamiche ci hanno fatto sentire parte di una comunità globale più ampia.
Significato di FINDING OUR WAY TOGETHER E I TEMI CHE SONO STATI PORTATI ALLE CONFERENZE
Taking Heart
Finding our way together
Questo è il tema che ha caratterizzato tutta la nostra settimana, portandoci così a respirare in ogni luogo e spazio quello che gli organizzatori avrebbero voluto trasmettere con questa esperienza.
Attraverso questa tematica abbiamo affrontato i valori del cuore e della comunità, contrastando consapevolmente la crescente estraniazione dalla natura, dalla nostra individualità, e dai nostri simili.
Quello che poteva essere definito come punto chiave era proprio prendersi il cuore, nel senso di scoprirlo per trovare la strada individuale di ognuno di noi all’interno di una collettività comune.
Il fucus a cui era consigliato dare importanza non era solamente la parola cuore e quindi tutto ciò che ci porta a provare determinati sentimenti ed emozioni in base a quello a cui dovremmo andare incontro e che ci aspetta, metaforizzandolo appunto in una strada, ma proprio su ciò che invece consideriamo come punto meno importante, ovvero il verbo e l’azione di questa frase, che descrive perfettamente il percorso che ognuno di noi dovrebbe provare a percorrere per riuscire a trovare il proprio pensiero, coltivarlo e renderlo individualmente,
L´importanza di promuovere un’esperienza del genere!
La straordinaria ricchezza e qualità di spunti che ci sono stati presentati durante tutto il corso dei 5 giorni è stata decisamente nutriente. Non solo dal punto di vista informativo ma anche animico e spirituale. Ogni secondo speso nella suggestiva cornice del Goetheanum e dintorni è stato importante e utile a rendere l´esperienza tanto formativa. Dalla validità degli interventi nelle conferenze, alle attività di gruppo, al confronto con i coetanei (sia per età che per formazione) e ai momenti di condivisione artistica e di pensieri e riflessioni. Si respirava un’atmosfera carica di positività, entusiasmo e profondità, sicuramente influenzata dal contesto, dalla natura delle colline di Dornach e dalla qualità dagli spunti forniti dall’organizzazione, ma anche e soprattutto dalla curiosità verso il prossimo, l’amore verso le altrui diversità e l’assenza del giudizio che governavano le relazioni tra gli studenti e non solo. Ed è proprio da queste relazioni che nascono le opportunità di confronto e gli scambi di visioni e realtà di vita diverse, frutto della multietnicità e della provenienza di persone da tutti i continenti del mondo. Abbiamo avuto l’occasione di vivere in stretto contatto con ragazze e ragazzi, professori (rarissimi) e “docenti” (curatori dei workshop) a rappresentare oltre 36 paesi, per un totale di almeno 15 diverse lingue parlate da un totale di più di 730 persone. Questa ricchezza culturale già di per sé giustifica la validità dell’esperienza, per la possibilità unica di entrare in contatto con tradizioni, modi di dire, canzoni, danze, realtà politiche e sociali diverse dalle nostre, che consentono di aumentare la conoscenza dello stato dell’essere umano al di fuori della nostra piccola realtà, consapevolezza semplicemente fondamentale per aumentare il nostro livello di coscienza, tralasciando l´aspetto dell´utilità nel creare nuovi contatti, amicizie e allenare l’attitudine ed il coraggio alla socialità.
Anche l’aspetto artistico è stato ricco e stimolante:
A partire dall’apertura al mattino durante la quale eravamo invitati a partecipare a danze, esercizi ritmici e di coordinazione e attività corali tutti insieme, seguiti da una figura specializzata; successivamente, durante la giornata e soprattutto durante i workshop, spesso si presentava l’occasione di fare esperienze artistiche o di assistervi, prima del ritrovo serale in cui venivano presentati lavori e progetti di tipo culturale a cura di gruppi classe o di gruppi di ragazzi frequentanti la conferenza, come spettacoli di euritmia, cori, concerti o danze popolari, ma anche interventi di ospiti esterni, come il duetto violino-piano tenuto da due professionisti durante la seconda serata.
Così l´unione simbiotica di tutti questi elementi ha generato un´atmosfera rara e positiva, che ci ha accompagnati e stimolati all´apprendimento delle importanti lezioni di vita veicolate dalle conferenze e ovviamente a cercare di trarre il massimo beneficio dall´esperienza, di cui siamo rimasti tutti estremamente soddisfatti.