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Waldorf Italia 2016

Educare o Istruire?
È la domanda con la quale esordiva il tema di questo Waldorf Italia 2016.
Una domanda che non voleva sottendere risposta alcuna se non quella di risvegliare in noi quelle forze grazie alle quali affrontiamo il compito d’essere uomini su questa terra.
Il titolo poi proseguiva dicendo: “La Scuola Waldorf: un’occasione per tutti tra competenze misurabili e incommensurabili”. Se ci soffermiamo su questo tema, possiamo cogliere che in quel “tutti” ognuno di noi può ritrovare se stesso a prescindere dal posto occupato nella comunità. Nelle competenze che la vita ci porta inevitabilmente a sviluppare, possiamo cogliere il valore di quanto esse passino da uno stato misurabile ad uno più elevato, incommensurabile.

Sull’onda di questa riflessione, i partecipanti giunti a Pesaro, hanno potuto riabbracciare amici che rivedono a volte solo in quest’occasione e condividere con essi il lavoro che li avrebbe attesi di li a poco. La prima giornata del Venerdì ci ha riservato la piacevole sorpresa di una fiaba narrataci dalla Maestra Naama di Rovereto, le cui immagini hanno arricchito i nostri sogni nei giorni a venire. All’indomani il gesto artistico del canto portatoci dalla Maestra Karen, ha risuonato in noi come le campane del testo consegnatoci, preparando inconsapevolmente ognuno dei presenti a salpare verso il secondo settennio in un viaggio fatto di emozioni, passione, professionalità ed esperienze di vita. Alla guida di questo vascello, con la sua esperienza e sicurezza a volte tradita dalle emozioni, la Maestra Silvana ha tenuto il timone a dritta donandoci per un momento la sensazione d’essere seduti tra i banchi protagonisti in una delle tante classi che compongono le nostre Scuole, intenti ad apprendere la magia di un teorema matematico oppure con il naso all’insù alla ricerca di Orione nel cielo stellato.

 Come ogni viaggio che si rispetti, prima o poi arriva un approdo, dove ad attenderci troviamo il Maestro Sabino al quale viene affidato l’incarico di condividerci i temi scelti per Gruppi di Lavoro. Come ogni edizione, il momento dei lavori in gruppo riserva grandi sorprese, a volte piacevoli, altre meno, ma restano tuttavia appuntamenti evolutivi in cui ad ognuno di noi viene richiesta capacità d’ascolto e qualità d’animo affinché ogni partecipante possa trarre dei frutti da queste occasioni di condivisione.
La giornata prosegue e dopo la pausa pranzo, il Maestro Sabino ci accompagna tra le mura di quell’edificio chiamato mondo. Nel suo intervento ci porta da subito ad una riflessione quando afferma: “La Scuola si fonda ogni giorno, ed oltre a questa certezza possiamo averne un’altra, che non riusciremo a finire quello che abbiamo iniziato”. Il concetto di edificio, ovvero di oggetto delimitato da pareti, in quell’istante svanisce, riscopriamo come quell’atto di volontà che ci ha condotti a scegliere con forza la pedagogia Waldorf per i nostri figli, nel tempo si rivela elemento vitale anche per noi genitori, ci porta quotidianamente a misurarci con la nostra parte egoica in ascolto degli altri poiché la qualità delle nostre parole nasce anche dalla qualità di chi ci ascolta.

 La giornata volge al termine, ma per alcuni di noi questo sabato sera non si concluderà con una passeggiata nella città che ci ospita, nella sua 14ma edizione, come un adolescente che vuole camminare verso il mondo, questo Waldorf ha accolto tra le sue braccia la nascita della Rete Italiana dei Genitori delle Scuole Waldorf in Italia. Nella sala principale, accompagnati dai sette genitori del gruppo di fondazione della Rete, da alcuni esponenti della Federazione, i genitori delegati dalle loro Scuole, hanno potuto per la prima volta incontrarsi, conoscere di persona quei sette genitori che per due anni hanno lavorato instancabilmente affinché tutto fosse pronto per questo momento. Alla lettura di Missione e Regolamento, sono seguite le domande tra i presenti che in un clima di ascolto reciproco, hanno confermato la qualità sociale coltivata in questi anni. La serata si conclude con l’impegno di potersi rivedere in ambito regionale accompagnati da almeno un membro del gruppo di fondazione con una cadenza che per il momento viene lasciata nella libertà di ogni area geografica. Una foto di gruppo ricorderà a tutti noi questo primo passo di un cammino ancora lungo.

Siamo giunti alla giornata di Domenica, nel Plenum che ci accompagna alla conclusione di questo Waldorf, Claudia Gasparini prima e Sabino Pavone più tardi, ripercorrono i vari momenti che hanno contraddistinto questo Waldorf evidenziando come negli anni si possa chiaramente percepire una qualità crescente nei momenti di confronto fra coloro che vi hanno preso parte.
Arrivederci al prossimo Waldorf Italia.

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