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Convegno mondiale degli insegnanti 2023

Atmosfere dal Convegno mondiale insegnanti di Dornach (Svizzera) - Affermare, Nutrire, Dar fiducia – Un’ Educazione per l’Oggi e per il Domani - 15- 20 aprile 2023

Dagli “appunti di viaggio” della maestra Cristina Laffi, che ringraziamo per la condivisione

Dopo anni di isolamento, la percezione è stata quella di tanta voglia di aiutarsi, di dialogare, cogliere occasioni per scambiarsi, interesse nel lavoro dell’altro. C’erano veramente tanti giovani.

Erano rappresentati circa 60 Paesi da tutto il mondo: USA, Paesi Bassi ed Italia hanno fatto la parte del leone. In particolare erano italiani circa 60 dei 980 partecipanti, provenienti da 20 scuole Waldorf del nostro Paese.

Le giornate si aprivano con il canto nella Grande Sala, poi venivano portati gli Spruch nelle varie lingue.

Seguivano le conferenze e i gruppi di conversazione, strutturati su un metodo condiviso: riassunto/rimando delle conferenze ascoltate, discussione su punti oscuri o dubbiosi; in cosa ciascuno era stato toccato; cosa ognuno si portava a casa.

Le discussioni, anche in gruppi più piccoli, sono state vivaci, anche intime, e hanno permesso di riconoscersi in quanto portatori di responsabilità nell’educazione, ciascuno nei propri compiti.

Poi, nel pomeriggio vi era la possibilità di partecipare liberamente a Forum, Gruppi di Lavoro e ai laboratori artistici.

Le serate erano rallegrate dalla presenza degli studenti delle classi superiori: da Budapest un saggio di Ginnastica Bothmer con la presentazione sul palcoscenico del Piano di Studi dalla I alla XII classe; da Vienna un’orchestra e un coro di oltre 100 studenti; dall’Armenia una banda che ha ri-arrangiato un vasto repertorio di musica popolare armena. C’è stato anche uno spettacolo di euritmia offerto dagli artisti del Goetheanum Ensemble.

Per rendere le atmosfere, ecco alcuni aforismi che la maestra si è “portata a casa” dal Convegno:

·       La vita contemplativa è un modo per dire di sì al mondo. Il mondo si trasforma. La nostra risposta non è solo la contemplazione, è l’impegno volitivo, il senso di responsabilità. L’essere umano ha la forza non solo di adattarsi alle situazioni, ma di trasformarle.

·       Nella società attuale il corpo è diventato merce e si adatta ad assumere pose/ruoli: l’attenzione si è spostata da essere un corpo ad avere un corpo. Invece di mettere in mostra il nostro corpo dovremmo riconquistare la nostra corporeità riempiendo di senso la nostra quotidianità con ritmo.

·       Educare perché i giovani possano costruire in loro capacità di discernere, prendere coscienza del mondo. Compiti del presente: coltivare la meraviglia, la compassione, la coscienza.

·       I troppo di oggi: troppa quantità, troppo veloce, troppo presto!

·       Essere il grembo eterico per il piccolo bimbo.

·       Sviluppo sulla Terra dell’essere umano attraverso e con il nostro corpo fisico.

·       Parlare in modo significativo.

·       (Per l’insegnamento della STORIA nelle classi superiori) Oggi l’insegnamento della STORIA è dialogo. Osservare la storia dal punto di vista morale: cosa osserviamo, sviluppare tesi, verificare fatti concreti, mettersi in empatia, portare domande e incontrare il mondo sempre più intensamente.

·       Ogni essere umano porta in sé la capacità di guarire sé e gli altri.

·       Pedagogia Waldorf (ciclo di Oxford). Lavorare nel dialogo con la realtà del mondo. Nostro compito è lavorare ad un rinnovamento della vita spirituale (chiamata individuale esistenziale). Richiamati i tempi dell’incendio del primo Goetheanum. Compito del secondo Goetheanum: non solo superare la morte, la distruzione, ma guardare nel futuro. Gerarchie e il loro rapporto con la Pedagogia.

·       Peter Selg: non so se fu un caso, ma i primi semi per il futuro dell’Antroposofia, dopo l’incendio, furono messi nel campo dell’educazione: festa di San Michele a Dornach nel 2023, a cui parteciparono 80 insegnanti e 50 genitori!

·       Coltivare diverse prospettive nell’educazione: mettere il bambino/adolescente in grado di diventare cittadino del nostro mondo. Non alienare i bambini dalle loro vite; non perdere connessione con la realtà; evitare i fanatismi.

·        Rinunciare a che il bambino diventi come vogliamo noi. Ritirarsi come insegnanti, ma non in forma passiva. Lo studio/meditazione dell’Antropologia è questo ritirarsi in sé in forma attiva.


 




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