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La favola dei saltimbanchi: bravissimi i nostri ragazzi di VIII classe!

Venerdì 15 e sabato 16 febbraio 2019 abbiamo avuto la gioia di assistere alla recita di VIII classe "La favola dei saltimbanchi", un testo poetico, sognante, magico e filosofico che i ragazzi hanno saputo rendere magistralmente, curando ogni aspetto della rappresentazione: dalle scenografie incredibilmente belle, alle musiche, ai costumi... 
Durante la rappresentazione siamo stati affascinati e ci siamo commossi; leggendo queste parole e guardando queste immagini speriamo vi arrivi un po´ dell´atmosfera dello spettacolo...

Il personaggio che ho voluto rappresentare è quello di un saltimbanco molto originale, il suo nome è Jojo, è spesso ubriaco e spensierato, di umore allegro e pazzo al tempo stesso, capace di parlare bene e di esprimere maniere gentili, forse non molto intelligente, apparentemente irresponsabile e spavaldo; ha un ruolo centrale nel tutto, assieme alla ragazzina Eli con la quale si sposerà nel sesto
quadro.
Leonardo 

La provenienza di Eli è come avvolta nel mistero: è stata trovata tre anni prima del periodo in cui si svolge la nostra storia, in un fossato, durante una fuga di gas proveniente da una fabbrica di prodotti chimici. Da allora la bimba è entrata a fare parte della compagnia dei Saltimbanchi e tutt’ora ne è membro essenziale.
Le battute del mio personaggio sono esigue e semplici, ma semplice non è il modo di rapportarsi con gli altri date le sue difficoltà. Infatti, io ho sempre la sensazione di non entrare abbastanza nella parte, non so mai cosa fare e spesso faccio fatica a sostenere il mio ruolo quando non devo agire o parlare.
D´altronde però mi diverto tanto a recitare, il che compensa abbondantemente lo sforzo.
Inserendola nel contesto della recita posso osservare l’importanza del mio personaggio che, pur parlando poco, c’è, ed è quello che risulta evidente all’occhio del pubblico.
Eli si muove in una realtà rappresentata da una situazione estrema e in una favola, in un mondo di giuochi e fantasie dove nulla è reale e tutto è come un’immagine riflessa di un sogno.
Margherita 

Il personaggio che interpreto è Smeralda, una donna seducente, molto affascinante che sconvolge
tutti per la sua bellezza. In realtà Smeralda non è quella che sembra, dietro alla sua bellezza si nasconde il perfido ragno Agramain.
Ho scelto questa parte come una sfida perché Smeralda è un personaggio femminile che si vanta di essere la più bella, e da interpretare non è mica facile e poi io non sono abituata a fare la vanitosa ed è forse per questo che è anche divertente recitare così, perché mi fa sentire importante.
Ciò che più mi ha colpito della mia parte sono le battute che devo dire, mi fanno troppo ridere, talmente tanto che mi viene da piangere, però mi devo impegnare per recitare come se non ci fosse un domani.
Mi consolo solo perché non sono l’unica ad avere battute così esilaranti.
Agnese 

Il personaggio che ho scelto per la “la favola dei saltimbanchi” è uno dei due presentatori, che in realtà non compare nell’ opera originale, ma abbiamo aggiunto questo ruolo per introdurre al pubblico i vari atti, per renderli più comprensibili.
Condivido la scena con un altro presentatore, interpretato da Filippo.
E´ una persona sognante e fantasiosa, vestita con abiti malandati e rattoppati, al contrario dell’altro che che si mostra più severo e perfezionista con un abbigliamento più raffi nato.
I nostri personaggi parlano e discutono tra di loro quasi fossimo parte della recita stessa.
Questo ruolo funge da ponte tra pubblico e i vari personaggi
Elia 

Il personaggio che interpreto è Joan, il principe del paese di domaniEgli è frutto dell’immaginazione di Jojo ed è la proiezione immaginaria di sé stesso, perciò ha un animo ed un carattere molto originale.
La recita che stiamo realizzando  vuole trasmettere un grande messaggio che si evidenzia pienamente nell´ultima scena, perché nell´epilogo infatti, si vedono i personaggi che rifiutano di firmare il contratto che li avrebbe salvati dal continuare a vivere per strada e questo solo in condizioni miserevoli, per restare con Eli, la loro dolce compagna, per non allontanarsi da lei come avrebbero voluto i proprietari della fabbrica chimica.
Leonardo

Il personaggio che ho l’onore di interpretare è Jussuf, un prestigiatore dall´età
indefinita, è un uomo autorevole, diligente e che, molto probabilmente deve
essere stato in guerra parecchi anni fa ed ora, per chissà quale scherzo del
destino, fa parte di questa banda di saltimbanchi. Di tanto in tanto le sue mani fanno sparire o comparire qualche oggetto o roteare un vecchio e sudicio mazzo di carte, ma ormai nessuno ci fa più caso, nemmeno lui che, con lo sguardo fisso e l’espressione pensosa dovrebbe assumersi la responsabilità di guidare, in quanto capocomico, questa decadente ma umanissima banda di artisti.
Pietro

Il personaggio che interpreto, è Angramain, un ragno cattivo e losco che incute paura solo a guardarlo. Vuole conquistare il Paese di Domani, diventare il suo re e dettare una legge cattiva che rovinerà l’intero paese.
Matteo

Un intrattenitore, abbigliato in maniera molto modesta, ma che rispecchia una
nobile figura grazie alla sua sicurezza e fedeltà nel suo ruolo del presentatore:
ecco cosa sono.
Questo personaggio è significativo all’interno della recita perché va a legare
ogni singola parte della storia.
Quello che secondo me è necessario trasmettere non è più di tanto la storia
in sé, ma l’impegno e la dedizione che stiamo donando. Si percepisce da piccoli dettagli che però fanno la differenza.
Filippo

Bux, il ventriloquo, è il mio personaggio nella recita di ottava classe.
È accompagnato dal suo pupazzo Ottokar, che viene trattato come se fosse
una creatura viva.
Bux tra i due, è quello più serio, egli spesso ammonisce Ottokar, che invece
crea umorismo e interviene in momenti chiave della storia.
Questa fusione comica di due personaggi, fa sì che tra un intervento e un
altro, ci sia un intermezzo divertente per alleggerire la tensione.
Martino

Nella recita, interpreto Lola, una funambola che ha sempre la testa sulle
nuvole.
Ha sempre freddo e cerca sempre di ripararsi con vecchie coperte e vecchi
stracci che la tengono al caldo.
È una ragazza molto simpatica, ma anche molto sensibile, ed ha un ottimo
senso dell’umorismo.
Martina


Il personaggio che interpreto, che si chiama Wilma,  ha un carattere che appare a tratti un po’ brusco perché dice sempre quello che pensa, perché ama la verità.Da fuori sembra fredda, incapace di provare dei sentimenti, ma queste
apparenze non le rendono giustizia.
Dietro la sua apparente freddezza Wilma cerca di non mostrare ai suoi
compagni che lei tiene a loro e forse sente più degli altri la responsabilità
della loro situazione. Questa storia ci dice che non importa quanto siano grandi i problemi della vita perché se si sta insieme si è più forti e si può superare qualsiasi ostacolo.
Marianna

Il personaggio della banda dei Saltimbanchi che io interpreto è il matto, ed è
appunto proprio matto sia nel vestire che nel comportamento.
Egli non si trova in tutti quadri della storia, lui si trova nel terzo, quinto e settimo. Il sentimento che deve trasmettere è la pazzia: deve far ridere.
Leonardo

Nella recita che andremo a presentare, interpreto il personaggio di Eli, una giovane principessa immortale, che vive in un castello incantato e per questo
sono sola e tutto quello che mi circonda sono solo immagini.
L’unica figura con la quale posso colloquiare è un personaggio che ogni giorno
mi porta delle bellissime immagini del mondo a me sconosciuto.
Egli mi vuole tenere tutta per sé e non capisce il motivo per cui io debba amare
e ricongiungermi con la mia metà.
Ed è proprio questa parola “AMARE” ad essere la chiave della recita.
Questa parola trasmette la purezza, la semplicità che c’è veramente in
questo sentimento.
Un amore non può che attrarre due mezzi cuori ma ciò accade solo perché in
entrambe le metà c’è stata la speranza di ritrovarsi ed è quella speranza che ti
fa combattere e magari rinunciare a qualcosa.
Alla fine, quello sforzo ti fa capire che l’aver rinunciato ti ha fatto conquistare
quell´amore che è superiore a qualsiasi altro possibile.
Virginia 

Il personaggio che interpreto nella recita mi piace molto perché è quello che dà sempre la spinta iniziale, in ogni quadro è colui che con la sua battuta dà l’inizio ai dialoghi e alle azioni.
Pippo è il giocoliere, che ha la caratteristica di essere una persona che deve sempre specificare qualcosa, che inizia un discorso e lo porta fino alla fine.
La parte della recita che mi ha colpito è l’epilogo, quando tutti i saltimbanchi sono riuniti per decidere se firmare il contratto.
È un momento che mi ha toccato particolarmente perché l’amore che si prova per un amico è così potente che non si può spazzar via con un colpo, per un semplice contratto di lavoro.
Ho scelto questa parte della recita non solo perché mi ha colpito, ma anche perché lo stiamo vivendo in questo periodo, i miei compagni e io, perché è duro perdere un’amicizia che dura da otto anni solo per una scelta, quella della scuola nella quale proseguiremo il nostro cammino, la nostra formazione.
Davide

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