News
Dantedì: la XI classe all´opera




Questa opera è stata realizzata avendo in mente il primo canto della Commedia di Dante quando il protagonista entra nella selva oscura. Sono stati usati colori acrilici su foglio bagnato.



MARTA S.
Con questo brano ho voluto rappresentare un
verso del V canto della Divina Com-media, quello che recita “amor, ch’a nullo
amato amar perdona”. È un brano che passa velocemente da una tonalità
all’altra, pur sempre rimanendo in minore, e che si conclude riprendendo la
tonalità iniziale. Volevo che rappresentasse il vento infernale da cui sono
trascinati Paolo e Francesca e allo stesso tempo dimostrare il tormento e il
lamento dei due amanti. Quella che ho composto è quindi una melodia molto
mobile, per provare che il dolore non è sempre uguale e che, anzi, è in
continua mutazione; in certi punti essa diviene più dolce e cantabile,
rappresentando la rassegnazione di non poter cambiare la situazione e ciò che
ancora i due protagonisti provano. Le note iniziali ritornano poi un’ottava
sopra verso la conclusione del brano, interrotte da quel che ho immaginato un
grido quando la bufera riprende i due con sé.

Scarica lo spartito
GIACOMO D.





Per disegnare Caronte ho cercato delle immagini su internet e, vedendolo sempre rappresentato come un vecchio con la barba bianca, ho pensato di rivisitarlo trasformandolo in un morto vivente, ossia uno scheletro; visto che è il traghettatore di anime, secondo me, doveva avere qualcosa di macabro nell´aspetto.


Sono partita dal mito ´´Le Nozze di Cadmo e Armonia´´ dove, grazie all´incontro di queste due figure, viene portata armonia tra il mondo degli dei e quello terrestre (con un movimento dall´alto verso il basso). Nella mia opera invece ho rovesciato il tutto: è la figura umana di Dante che si eleva durante le tre fasi (Inferno, Purgatorio e Paradiso) per riuscire così ad unirsi alla figura femminile ed arrivare al Divino.






Tutti i materiali pubblicati, testi ed immagini, sono di esclusiva proprietà de La Cruna Ass. per la Pedagogia Steiner Waldorf e non sono scaricabili, né duplicabili.