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Cantare, cantare, cantare!

Siamo arrivati in un posto lontano, era un villaggio steineriano. E se dico villaggio è perché sembrava proprio uno di quei villaggi per le vacanze "comode"! Ma tanto comodo non è stato.

Prima di iniziare a parlare in prima persona plurale vi aggiorno su chi eravamo e dove siamo andati: Carlotta, Leonardo, Corinna, Giuseppe, Carolina, Riccardo, Mira, Chiara e Martina sono atterrati a Düsseldorf Flughafen l´8 Aprile alle 8.45 (am). 

Grazie al nostro spigliato e fluido tedesco siamo riusciti a raggiungere la scuola, aprendo, però,  un mutuo per i biglietti dei mezzi!

Con l´ultimo autobus siamo scesi in Bertastraße e lì, su una palazzina, era attaccato un enorme cartello (per essere di una scuola) con scritto "Freie Steiner-Waldorf Schule Düsseldorf 200m <--  "

Carichi come muli speravamo in un´accoglienza degna del cartello...ma quando mai?!!!

 Abbiamo iniziato a cantare un po´ e a parlare ad alta voce quasi strillando per farci sentire in quel luogo deserto, pieno di volatili starnazzanti che si scaricavano dei loro pesi del ventre OVUNQUE. Ma alla fine è arrivato! Un druido, capello biondo e sorriso fatato: Ilmari, che ha scortato i nostri bagagli fino alla mensa dei loro sbagli (si mangiava male assai....e non sto qui a descrivere i dettagli).

Ci hanno subito messi a fare le pulizie delle classi dove avremmo dovuto dormire dal giorno seguente, quando sarebbero arrivati anche tutti gli altri ragazzi.

Non potete immaginare! A confronto di quei pavimenti e quelle lavagne, le nostre classi sono linde anche durante i giorni di indirizzo, con aggiunta di pulizie del giorno prima dimenticate.

Beh, c´è da dire anche che, pulire il pavimento con uno scopettone al posto della scopa, e una palettina del camino al posto della paletta, è un´impresa ardua.

Fatto sta che i tanto attesi "altri" sono arrivati: carovane di tedeschi, due ucraine e una polacca. I primi giorni è stata dura entrare in relazione con tutti questi nordici, ma poi li abbiamo italianizzati quasi tutti, non vi preoccupate.

Vi starete chiedendo cosa ci ha portati nella fredda Germania del nord-ovest. Ve lo spiego subito: abbiamo partecipato ad un progetto internazionale di canto, organizzato dal conservatorio Robert Schumann di Düsseldorf e dall´associazione "Cantare - Ein Chorprojekt" composta da giovani musicisti. Lo scopo di questo progetto era realizzare in due settimane un´ intera opera con coro e orchestra: il Magnificat di J.Rutter.

Cantavamo circa 6 ore al giorno, con pause intermedie ovviamente; l´aspetto musicale e vocale era strutturato e curato molto bene da tre insegnanti del conservatorio e dai loro studenti, futuri direttori. I ragazzi della sezione degli archi dell´orchestra sono arrivati gli ultimi tre giorni direttamente dalla Finlandia, mentre gli altri musicisti venivano dal conservatorio di Düsseldorf.

Abbiamo concluso questa magnificaT esperienza con due concerti, uno nella chiesa in centro a Düsseldorf e l´altro in una chiesa di Dortmund. Siamo rimasti parecchio delusi per il fatto che, un conservatorio così famoso e importante e degli organizzatori nati e vissuti in zona, abbiano portato ad entrambi i concerti così poca gente.

Dei lati positivi che abbiamo apprezzato molto sono state la libertà e la fiducia affidateci, senza aggiungere la passione e l´impegno di queste persone che ci hanno accolto a braccia aperte.

Il giorno del ritorno è arrivato presto e aleggiava una certa tristezza, per chi più e per chi meno.

Ma siamo tornati comunque a casa "alle-tutti" contenti e affamati!

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