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Toc Toc, disturbo? La recita di XII classe

Lo spettacolo è interamente ambientato nella sala d’attesa di un medico, considerato il miglior specialista al mondo per quanto riguarda i DOC (Disturbi Ossessivo-Compulsivi). L’opera è stata suddivisa in due parti, ciascuna delle quali interpretata da un diverso gruppo di attori.

Noi ragazzi ci siamo messi alla prova cercando di entrare nel personaggio e di far “nostro” il loro DOC, in modo da valorizzare e trasmettere un messaggio al pubblico. La commedia è un crescendo dettato dall’interazione tra i personaggi, i quali dapprima si presentano e un po’ alla volta diventano amici. La trama procede per “alti e bassi”, fino al conseguimento - seppur momentaneo - del loro piccolo ma complicato obiettivo.

In scena erano presenti sei personaggi, ognuno con un disturbo diverso, più l’assistente del dottore:

   Alfredo, un signore di mezza età, affetto dalla sindrome di Tourette, è stato interpretato da Zaccaria Barraco e da Angelo Pol.

   Vincenzo, tassista aritmomaniaco, che non può far a meno di calcolare ogni cosa, è stato interpretato da Dario Nolli e da Alessandro Querenghi.

   Bianca, una signora elegante ossessionata da microbi e malattie, è stata  interpretata da Giorgia Vacilotto e da Noemi Gazzani.

   Maria, cattolicissima, affetta da DOC da controllo, è stata interpretata da Gaia Milanese e da Sara Sibilla.

   Lalla, la più giovane del gruppo, che non riesce a non ripetere tutto più volte, è stata interpretata da Virginia dei Tos e da Lucrezia Chirizzi.

   Robi, programmatore di videogiochi, incapace di camminare sulle linee e ossessionato dall’ordine e dalla simmetria, è stato interpretato da Ulisse Corrò e da Marco Plamen Canzian.

   L’assistente del dottore, che aiuta i pazienti a conoscersi reciprocamente, è stata interpretata da Agnese Ros.

 

A seguire un breve commento degli attori:

Interpretare Alfredo non è stato facile perché dovevamo entrare il più possibile nel personaggio. Il periodo trascorso per la preparazione della recita è stato interessante perché ci ha aperto un mondo che non conoscevamo a riguardo dei DOC ed è stato bello lavorare con i compagni, riuscendo a vedere come ognuno di noi è riuscito a caratterizzare il proprio personaggio.

Ringraziamo i professori per l’aiuto che ci hanno fornito per superare ogni ostacolo incontrato durante il percorso e per la tournée fatta a Milano.                                                                                                   

Angelo & Zaccaria

 

Maria, riservata e incredibilmente ansiosa, placa le sue ansie rifugiandosi nella religione. All’inizio della recita eravamo piuttosto timorose. Non sapevamo se saremmo state capaci di interpretare un personaggio così complesso. Saremmo state in grado di comprenderla e darle una voce? Eravamo piuttosto dubbiose e - ammettiamo - anche un po’ pessimiste. Ma giorno dopo giorno senza neanche accorgercene ci siamo messe in gioco e siamo riuscite a capire sempre più Maria e ad interpretarla con più facilità.

Quest’esperienza ha spinto tutti ad impegnarsi e a dare il meglio. Ci ha insegnato a collaborare come classe e a lavorare con maggior autonomia del solito. Un’esperienza stimolante, creativa e gratificante.                                                                                       

Sara & Gaia

 

Bianca è un personaggio estremamente puntiglioso e un po’ schizzato che ama stare sulle sue. Allo stesso tempo però sa immergersi nelle situazioni, pur non mettendoci sempre tutto il suo cuore, al punto tale di saper anche consolare un’amica in crisi dimenticandosi addirittura del proprio disturbo. Conoscerla è facile, relazionarsi con lei un po’ più difficile; bisogna saperla ascoltare, capire i suoi punti di forza e le sue debolezze che, anche se non sembra, sono molto fondate. Interpretarla è stata una sfida ma anche una grande soddisfazione. Entrare in lei non è stato immediato, un po’ a causa del suo isterismo e un po’ per il suo DOC, ma una volta capito chi dovevamo essere è stato un grandissimo divertimento, cambiare personalità in un certo senso permette di mettersi in gioco, di osare, di sperimentare ed è un’esperienza veramente unica.

La recita è stato un bel momento, come lo sono state le tre settimane precedenti in cui la classe si è unita dando a tutti la possibilità di lasciarsi andare, senza critiche ma solo con consigli.                                                                       

Noemi & Giorgia

 

Non è stato particolarmente difficile per me interpretare il personaggio di Roby; mi sono sentito a mio agio interpretandolo e mi sono divertito. La difficoltà maggiore è stato capire quando dovevo intervenire o muovermi durante le battute degli altri.         

Ulisse

 

Bisogna dire innanzitutto che è un personaggio difficile da comprendere e da interpretare. Non è stato semplice visto che è molto diverso da quello che sono io. Nel complesso però rappresentarlo è stato bello, provare questi DOC non ha portato solo in evidenza un problema, ma mi ha fatto notare anche degli aspetti positivi.         

Marco

Ho scelto il personaggio di Lalla perché non mi ritrovavo nel suo carattere, molto solare ed energico, dunque ho voluto provare a mettermi in gioco sfidando me stessa.      

Lucrezia

Mi sono trovata molto bene a recitare il personaggio di Lalla perché è molto solare e anche timida, un po’ come me. Inizialmente è molto chiusa con gli altri personaggi per poi aprirsi a tal punto da dire frasi sempre più lunghe. Il fatto di ripetere le cose due volte mi è piaciuto un sacco perché mi sono sentita a mio agio: ripetere dà sicurezza.         

Virginia

Interpretare il personaggio di Vincenzo non l’ho trovato particolarmente difficile. A parte qualche incertezza circa le azioni da compiere, non ho avuto problemi. Il mio difetto o punto debole era il fattore della memoria, visto e considerato che ero quello che dava molte battute d’attacco agli altri, non potevo sbagliarmi. Ho trovato comunque interessante e stimolante  entrare nella testa di un uomo affetto da aritmomania e cercare di rappresentarlo al meglio delle mie possibilità.                                                                                                        

Dario

La mia esperienza riguardo l’interpretazione del personaggio di Vincenzo è abbastanza positiva. Personalmente non posso affermare che sia stato facile fin dall’inizio dargli la giusta espressività, ma col passare dei giorni ho iniziato ad abituarmici. Personalmente non mi sento affatto affine a Vincenzo, per certi aspetti, uno di essi è il suo carattere così estroverso e provocatore, che mi ha dato la maggior parte dei problemi, tentando di simularlo. Per quanto riguarda il suo DOC, invece, posso affermare che non fosse chissà che “gatta da pelare”, rispetto a quelli degli altri. Nel complesso non so se fosse il personaggio adatto a me, ma allo stesso tempo non so se alcuno degli avrebbe potuto farmi un effetto migliore. A conti fatti, interpretare il personaggio di Alfredo mi sarebbe interessato. Ad ogni modo, Vincenzo non l’ho trovato così interessante, e forse questa sua caratteristica ne ha semplificato la rappresentazione.

Alessandro

Io ho interpretato l’assistente del dottore in entrambe le parti della recita. Non l’ho trovato particolarmente difficile, anzi, mi sono sentita quasi a mio agio. Non si discosta di molto dalla mia personalità e ciò mi ha facilitato nel calarmi nella parte. Nonostante all’inizio non sia stato semplice capire come poter dare voce e movimento al personaggio, alla fine sono rimasta soddisfatta del risultato.                                                                                

Agnese

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