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Il senso del calore e la cura della futura umanità

La moderna fisiologia presenta gli organi di senso come indipendenti tra loro.

L´approccio antropologico di Rudolf Steiner ha portato a teorizzare una rappresentazione diversa dei sensi con l´intento di cogliere un’immagine più compiuta dell´essere umano che, come abbiamo detto anche trattando l´argomento della salutogenesi,  non è fatto di organi, sensi, parti del corpo e dell´anima a sé stanti ma di un ´magnifico insieme´ fatto di equilibri, da armonizzare costantemente nel lavoro di autoeducazione che ci vede impegnati per tutta la vita.

Sulla base di queste riflessioni Rudolf Steiner nel 1910 presentò una Teoria dei sensi che con i suoi dodici sensi si presenta con una certa completezza (O.O. 45) infatti Rudolf Steiner dice che l´uomo ha tanti sensi quanti sono gli ambiti di percezione umani e sono il primo strumento conoscitivo del mondo .

Dunque l´Antroposofia riconosce 12 sensi, che sono:

1.     senso del tatto,

2.     senso della vita,

3.     senso del movimento,

4.     senso dell´equilibrio,

5.     senso dell´olfatto,

6.     senso del gusto,

7.     senso della vista,

8.     senso del calore,

9.     senso dell´udito,

10. senso del linguaggio,

11. senso del pensiero,

12. senso dell´Io.

 

I primi nove, dal tatto fino all´udito, sono i sensi che l´uomo ha in comune con gli animali mentre gli ultimi tre, ovvero il senso del linguaggio, del pensiero e dell´Io, sono sensi esclusivamente umani.

I primi quattro sensi, tatto, vita, movimento ed equilibrio, sono tutti inconsci, legati alla volontà e caratterizzano i primi anni di vita del bambino il quale si sviluppa imitando e vivendo esperienze sensate nel gioco e nella partecipazione alle attività quotidiane nella vita domestica.

Steiner ci dice che grazie ai dodici sensi, l´uomo partecipa alla vita interiore delle cose.

Emerge così l´importanza che l´uomo venga educato in modo che in lui siano sviluppati con cura omogenea tutti i singoli sensi (si veda l´VIII conferenza di Arte dell´educazione - Antropologia O.O. 293), questo perché una carenza dell’educazione in questa direzione ne lascerà qualcuno più debole che richiederà, una volta divenuti adulti, un grosso lavoro di compensazione, proprio come un arto rimasto più debole…

Nella pedagogia Steiner-Waldorf l’applicazione pratica della teoria dei sensi è fondamentale perché la salute del bambino e  la sua vita futura sono messi al centro, chiaramente questo incide in modo significativo sia sulla vita in famiglia sia su quella scolastica.

Noi ci occuperemo in particolare dell´importanza del senso del calore dando qualche spunto su come prendercene cura anche a casa.

 Il senso del tatto e il senso del calore sono comunemente visti insieme ma, ad una attenta analisi, questi due sensi si differenziano nella loro funzione. Se con il tatto possiamo distinguere ciò che è duro da ciò che è molle, ciò che è liscio da ciò che è ruvido, con il senso del calore distinguiamo il caldo dal freddo. Ambedue i sensi si pongono in relazione col mondo esterno e con quello interno.

Il senso del calore rientra nell´ambito del sentimento, si concentra nella zona del tronco e non è legato ad organi specifici, infatti per il calore tutto l´uomo è organo di senso. Mentre il tatto è in relazione con il sistema dei nervi, il calore è più correlato col sangue che per sua natura è mobile ed è l´essenza dell´energia e della vita. Infatti il senso della vita è in stretto rapporto con il senso del calore che è legato con tutti i processi vitali.

Il calore è un elemento fondamentale della vita e della crescita, esempio ne sia la maturazione di un bocciolo che, grazie al calore, diviene frutto.

Il bambino è un essere in divenire, un bocciolo della futura umanità, per la sua crescita e per una sana maturazione è importante avere cura del calore, soprattutto nel primo settennio, quando i suoi organi interni devono svilupparsi.

Il calore è importante nel processo di crescita anche per le sue capacità di trasformare, l´immagine del fuoco che forgia il ferro non è distante da come opera il calore su un corpo che si sviluppa come quello di un bambino,  pensiamo alla funzione della febbre ed alla digestione: entrambi sono processi di trasformazione e di crescita.

Per un sano sviluppo dell´essere in divenire è fondamentale che l´adulto abbia consapevolezza che il calore fisico, vitale animico e spirituale dell´ambiente del bambino deve essere costantemente regolato e conformato.

Come dice Robert Gorter (medico antroposofo, docente di immunologia presso l’università di S.Francisco (USA), direttore dell’Istituto per la Ricerca Immunologica e Oncologica di Berlino, ricercatore in Svizzera e consulente medico della scuola di terapia artistica di Firenze):

" Se i bambini non hanno sperimentato non solo le diverse temperature, ma anche le diverse qualità del calore, avranno difficoltà da grandi a provare entusiasmo e calore umano nei confronti di quello che li circonda. Nell´età adulta non avranno entusiasmo per il mondo"; ecco che il benessere individuale ha dei risvolti sociali.

Soesman, nel suo libro I dodici sensi , dice che l´interesse attiva calore: "La partecipazione nel mondo si esprime nel senso del calore. Possiamo dire che il calore esprime coinvolgimento e il freddo esprime esclusione. L´uomo vuole sempre connettersi con il mondo circostante attraverso l´irradiare e il ricevere calore".

L´educatore può favorire la vitalità cercando di coltivare il senso del calore, ossia contraccambiando l´interesse del bambino con il calore fisico, vitale animico e spirituale adeguato.

Come la maestra Lisa Johnson ha ben specificato nella sua tesina intitolata Mani calde, occhi che brillano, il calore umano si distingue in :

calore fisico, che si percepisce con la temperatura;

calore animico, che si percepisce come interesse e

calore spirituale, che si percepisce come essere inclusi in tutto.

Vediamo insieme come possiamo prenderci cura di questo importante senso.

Un calore corporeo sano, o calore esterno, dipende dall´equilibrio di tre fattori: abbigliamento, movimento e nutrizione.

Nel bambino piccolo sia il senso della temperatura che la termoregolazione del suo organismo sono ancora in via di sviluppo, per questo motivo è una responsabilità importante dell´adulto accompagnare e coltivare un sano organismo di calore fin oltre il settimo anno di età.

Quante volte noi mamme chiediamo ai nostri bambini se hanno freddo senza sapere che è una domanda inutile perché il bambino non ha ancora una percezione sicura della propria situazione calorica?

Dice Endlich: "È necessario che la madre, accanto agli involucri di stoffa, crei attorno al bambino anche un involucro di coscienza, sapendo lei cosa è necessario fare attraverso un accompagnamento costante del bambino con il pensiero e con il sentimento".

Per quanto riguarda il vestiario: che sia a strati di cipolla, fatto di lana, cotone e altre fibre naturali traspiranti, è sano e pratico.

Sempre Endlich dice :" Bambini vivaci, che mangiano sempre con appetito, non avranno tanto bisogno di un vestiario caldo quanto i bambini delicati, “trasparenti”. Questi necessitano particolarmente di involucri protettivi per trattenere le loro fragili forze vitali".

Il cappello protegge le forze vitali in modo eccellente sia per i piccoli che per i grandi. Si perde circa l´80% del calore corporeo  dalla testa, infatti si dice ´chi ha freddo ai piedi si metta il cappello!´

Il bambino sano è sempre in movimento, i muscoli si scaldano, si riscalda il sangue, il fegato (che lavora a 40 gradi!) e gli organi del metabolismo.

Gli organi completano la loro formazione nel primo settennio e continuano a maturare fino a circa il dodicesimo anno e tutto l´essere del bambino è coinvolto in questo lavoro costitutivo, ecco perché la pedagogia steineriana adotta un piano di studi che cerca di rispettare questi tempi, prediligendo attività esperienziali che accompagnino e promuovano il calore.

L´alimentazione è un aspetto fondamentale per la rigenerazione calorica dell´organismo. La dottoressa Mikaela Glockler dice che "digerire e trasformare in sostanza propria cibi sostanziosi e coltivati in modo sano, richiede all´organismo uno sforzo maggiore di quanto esso non faccia per verdure in scatola e per vitamine in pillole".

Quando mio figlio era all´asilo, ricordo come la maestra mi incoraggiasse a proporgli anche a casa pane integrale, cereali in chicco, legumi e verdure non ridotti in crema ma a pezzetti "si cresce anche masticando", mi diceva.

In asilo i bambini sono coinvolti nella preparazione di minestroni, insalate, impastano insieme pane e focacce e questo li aiuta ad accostarsi agli alimenti, ad assaggiare cose nuove, gustare i sapori, apprezzare gli aromi.

Il mio bambino odorava sovente di erba cipollina e riconosceva il tarassaco e altre erbette spontanee…Ho imparato che le 2 parole magiche che indicano come i bambini entrano in relazione con il loro ambiente sono imitazione ed esempio.

Freya Jaffke, nel suo libro Work and play in early childhood, dice che l´ambiente che circonda il bambino è come un ´manto di calore´ e di attività per la formazione degli organi.

L´immagine del manto ci aiuta a comprendere quanto sia importante proteggere dalle forze esterne ciò che si sta sviluppando internamente, perché possa crescere ordinato, rinforzato e curato.

Queste sono le basi della salutogenesi!

Rudolf Steiner afferma che il fluire di amore e gioia nell´ambiente del bambino agisce come l´etere di calore: genera, crea e fa sbocciare.

Creare gioia quindi significa creare salute!

Oltre al calore fisico, alla gioia e all´amore, ci sono anche azioni dell´adulto che contribuiscono alla creazione di quel manto.

Nell´asilo Waldorf stirare, lavare, spazzare, rammendare, fare giardinaggio, falegnameria, preparare il cibo, sono attività che vengono svolte nella mattinata in presenza dei bambini, coinvolgendoli.

La Jaffke sottolinea che il modo in cui questi umili lavori vengono svolti è il segreto per la formazione del manto, e sottolinea che devono esserci questi elementi:

Creare processi di lavoro dove i bambini possono integrarsi facilmente secondo le età;

Pensare a tutto l´iter del lavoro e svolgerlo in modo logico fino al riordino della postazione di lavoro;

Lavorare in modo efficiente e svelto, ma senza fretta, senza noia e sempre con piacere;

Perseverare con il nostro lavoro per un periodo di almeno qualche giorno, con regolarità.

Questa disciplina interiore, dice la Jaffke, dà forma, porta calma e crea un gioco industrioso, intessendo il manto!

La qualità dell´ambiente fisico e animico, la forza e l´integrità del manto di calore e delle attività che circondano il bambino sono incisivi sullo sviluppo sano nei primi 7 anni.

I dottori Glockler e Goebel, autori di un testo base di medicina intitolato La salute del bambino, sottolineano che i bambini che devono crescere in un´atmosfera agitata e carica di tensione non riescono a sperimentare a sufficienza l´entusiasmo e l´identificazione. La sicurezza che nasce dalla presenza pienamente cosciente dell´adulto e rafforza l´Io infantile viene a mancare. Tutti abbiamo sotto gli occhi le conseguenze di questa mancanza perché sono i problemi tipici del nostro tempo: allergie, eccitabilità, nervosismo, movimenti caotici.

Il bambino cresce su un terreno che predispone i problemi dell´apprendimento, mancanza di concentrazione, problemi attentivi e scarso entusiasmo per le cose da imparare in età scolastica.

Henning Kohler, esperto di pedagogia medica ad indirizzo antroposofico, descrive come questo stato di agitazione e tensione, che si vede anche nei bambini particolarmente intelligenti, è causato dall´anima espansiva del bambino che è come troppo grande per il suo corpo, il quale è stato reso impenetrabile e rigido da uno stato di troppo freddo, sia fisico che animico.

Per riscaldarlo bisogna aggiungere non solo del calore esterno ma anche delle modalità educative che riscaldano l´anima.

Va contenuta, per esempio, la tendenza degli adulti di stimolare l´intelletto con l´insegnamento precoce della scrittura, della lettura, dell’aritmetica, del disegno copiato, delle spiegazioni scientifiche, delle lezioni di musica o sport e così via. Di fronte alla mente brillante e fresca dei bambini piccoli è normale che l´adulto abbia voglia di nutrire e stimolare.

Il segreto sta nel modo in cui si nutre: con calore e fantasia!

L´espressione ´freddezza intellettuale´ corrisponde al vero, e per il bambino diventa un ostacolo enorme da superare. Quando un bambino viene trascinato troppo presto nell´ambito intellettuale, egli deve continuamente superare questo limite dato dal freddo per entrare in contatto con il mondo esterno.

Kohler consiglia di risvegliare la fantasia e non l´intelletto, parla proprio di ´estrapolare dal bambino le sue forze interiori di calore´, finché giungono a ´fior di pelle´, fino nelle punte delle dita!

Ecco un esempio per tutti noi comprensibile: un bambino arrampicato sull´albero ci chiede perché crescono gli alberi. Saremo probabilmente pronti a rispondere con una spiegazione fredda di tipo scientifico parlando del ruolo delle radici, della corteccia, della linfa, del terreno, del Sole e della pioggia e magari anche della fotosintesi!... Il bambino accetterebbe e comprenderebbe la nostra risposta la quale però non gli darebbe quel calore immaginativo che nutre la sua meraviglia e tiene flessibile la sua anima e il suo corpo.

Una risposta più adatta potrebbe forse essere così: tutti gli alberi, come tutte le cose che crescono sulla Terra hanno una mamma che li cura e gli dà da mangiare e da bere, che li tiene caldi e protetti e li fa crescere bene. Questa mamma si chiama Madre Natura. È una mamma con tanti figli, e ha come aiutanti Padre Sole e Sorella Pioggia. Tutta la famiglia di Madre Natura aiuta a far crescere sano e alto questo albero, proprio come la tua mamma e la tua famiglia fanno crescere te!

Questo è un esempio semplice di come possiamo proporre risposte immaginative ricche di fantasia al bambino rispettando la voglia di conoscere il mondo e la sua magica meraviglia.

Ecco che noi educatori possiamo nutrire con piccole storie, fiabe,  canzoncine, ripescando magari nella memoria tra i ricordi della nostra infanzia o facendoci aiutare dai nonni, per poter trovare e dosare le parole giuste nel momento giusto portando calore, ritmo, sentimento e altre forze formatrici.

Attraverso le feste delle varie stagioni dell´anno ognuno di noi può sviluppare più coscienza e rispetto per i ritmi viventi della Terra che ci ospita, e coltivare  modi di vivere più adatti a vivere in armonia con essa.

Come evitare lo stress delle feste e goderle senza cadere troppo nelle tentazioni materialistiche proposte dal consumismo? Non è ancora terminata l´atmosfera del Natale che per l´Epifania ci sono già in vendita le maschere di carnevale e le frappe!

Passeggiare  regolarmente nella natura, in tutte le stagioni e con tutte le temperature, nutre i sensi e attiva le percezioni dei più piccoli cambiamenti nelle stagioni.

Preparare insieme alcune decorazioni festive che possono venire anche dalla natura, raccolte durante le passeggiate e arricchite ed elaborate da abili mani piccole e grandi ci aiutano a rimanere collegati alla vera essenza delle feste. Preparare insieme le lanterne di San Martino, le candele di Natale, il falò di San Giovanni... sono tutte feste che hanno in sé l´elemento del fuoco….allestire insieme la bella tavola per il pranzo della domenica, valorizzare il giorno del compleanno...sono esempi di festa che scaldano e nutrono in modo autentico il cuore.

Il bambino che ha potuto sperimentare i vari aspetti del calore e ha potuto sviluppare un buon senso del calore sarà in futuro un adulto che può agire con una prospettiva globale ed inclusiva, generare nel mondo nuovi impulsi sociali e spirituali unificanti e sentirsi parte dell´insieme con la propria individualità.

Così il bocciolo cresce sano e fiorisce, così si prepara in modo cosciente la futura Umanità!

 

Fabiola Limuti

(mamma di tre alunni della scuola Waldorf)

 

Bibliografia:

VIII conferenza di Rudolf Steiner in Arte dell´educazione - Antropologia O.O. 293

Soseman, I dodici sensi. Porte dell´anima Ed. Natura e cultura

Glockler e Goebel, La salute del bambino. Consigli medico pedagogici  Ed. Aedel

Freya Jaffke, Work and play in early childhood

Lisa M. Johnson, Mani calde, occhi che brillano. Le forze del calore nella salute del bambino piccolo e come coltivarli a casa come in asilo.

Tesi a conclusione del corso triennale di formazione per insegnanti di scuole Steiner Waldorf tenuto a Bologna tra il 2002 e il 2005

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