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Il mago di Oz: Recita di VIII Classe
Tutto è iniziato circa un mese fa al rientro dalle vacanze di Natale.
Come tutte le precedenti ottave classi anche noi abbiamo intrapreso l’epoca di recitazione. Così, venerdì 16 febbraio, abbiamo debuttato con la rappresentazione “Il Mago di Oz”. Recita liberamente tratta dal libro di L. Frank Baum, diretta dall’insegnante di arte della parola Cristina Rizzello e coordinata dall’insegnante di classe Paola Modolo.
Questa storia racconta di una ragazzina, di nome Dorothy, trasportata da un improvviso ciclone in una meravigliosa e sconosciuta terra. L’unico suo grande desiderio è quello di tornare a casa, ma per poterlo fare deve seguire la strada di mattoni gialli che la condurrà dal grande Mago Oz. Durante il suo tragitto incontra vari ostacoli e personaggi con i quali vive innumerevoli avventure, ma il suo cammino continua imperterrito con i nuovi amici, anche loro con un vuoto da colmare: uno spaventapasseri privo di cervello, un taglialegna di latta in cerca di un cuore e un leone a cui manca il coraggio. Però il Mago di Oz potrà soddisfare solo i desideri dei suoi tre amici, per vedere esaudito il suo, Dorothy dovrà recarsi dalla strega del sud, Glinda, che le rivelerà il segreto che celano le scarpette d’argento da lei prese dalla malvagia strega dell’Est fin dal suo arrivo.
Nel periodo di preparazione abbiamo svolto un duro lavoro che ci ha permesso di raggiungere un gran bel risultato. Per fare ciò ci sono venuti in aiuto diversi insegnanti della scuola: la Prof.ssa Stefania Sala nella realizzazione delle scenografie, la maestra Luigia Santin per i costumi, il maestro Fabio Campeol per la scenotecnica, il Prof. Juri Lanzini per l’accompagnamento musicale e il maestro Gian Paolo Canalini per le luci.
Quel giorno già dalle 16:30 dovevamo raggiungere la palestra per essere truccati e pettinati da Lucia Zamuner e Laura Valente e per prepararci in costume. Poi nella breve attesa precedente lo spettacolo, si effettuavano gli ultimi ritocchi alle scenografie, gli ultimi controlli agli oggetti di scena, mentre il tempo sembrava trascorrere inesorabile.
Le cinque settimane di intenso lavoro stavano per dare i loro frutti e l’incoraggiamento degli insegnanti ci ha aiutato ad iniziare e completare questa sfida entusiasmante che ci ha messo alla prova come individui e come gruppo classe: è stato un momento memorabile, il nostro vero “esame”, in cui tutti hanno collaborato per raggiungere un obiettivo comune.
Questa esperienza ci ha anche aiutato a vedere le cose e gli eventi da un’altra prospettiva, aprendoci molteplici porte per la nostra vita futura.I ragazzi di VIII
Impressioni di alcuni genitori della classe VIII:
Ero seduta nelle prime file di sedie ed ho potuto
gustarmi appieno tutta la rappresentazione, cogliendone anche le sfumature, le
espressioni dei visi e gli sguardi dei ragazzi. Ciò che in effetti mi ha
particolarmente colpito è stato quanto i ragazzi si sono calati nella parte
facendo proprio il personaggio che rappresentavano, curandone i movimenti, le
posture, la mimica facciale e le espressioni. Il linguaggio del corpo era davvero
rappresentativo e la naturalezza con cui si muovevano sul palco era ammirevole.
Un gran lavoro, dalla cura dei costumi e degli accessori, alla costruzione
della scenografia, al meraviglioso accompagnamento di suoni e musiche. Non
smetto mai di ammirare la dedizione e l´impegno, ma soprattutto il grande amore
che vengono trasmessi in questa scuola. Bravi, bravi, bravi!! Un
grandissimo complimento ai ragazzi ed anche a tutti i maestri che hanno
permesso tutto questo!!
L’epoca di recitazione,
5 settimane, ci ha stupiti fin dai primi giorni. Grande partecipazione nella
realizzazione dello spettacolo: nostra figlia rovistava negli armadi alla
ricerca di dettagli per i costumi, rovistava
nelle credenze della nonna per trovare lo scolapasta vecchio e consumato adatto
a diventare il cappello dell’uomo di latta, rovistava nella sua mente
per trovare qualcosa che corrispondesse alla descrizione fatta dalla maestra
del carretto da portare in scena...trovato! il vecchio carretto del nonno con
cui aveva giocato tanto da bambina era perfetto! ... insomma era un continuo
chiedere e cercare con entusiasmo e gioia. E
finalmente la grande sera: tutti molto emozionati! Noi spettatori abbiamo visto
i ragazzi muoversi sul palco sicuri e sciolti, immersi nelle loro parti, dentro
una scenografia che ci ha sorpreso per l´originalità e la cura con cui è stata
preparata, trasformati - quasi irriconoscibili - da costumi bizzarri e
divertenti. Tutto fatto da loro, sotto la guida degli insegnati, da non credere
possibile, se non grazie all´essere uniti e determinati nel voler raggiungere
un obiettivo comune. E così la magia della recita di ottava classe ci ha
rapiti, senza che ce ne accorgessimo, per quasi due ore... E´ stata una bellissima esperienza in cui
ognuno di loro ha messo a disposizione degli altri, generosamente, i propri
talenti; la dimensione artistica e teatrale ha dato a ciascuno di loro
l´occasione di mostrare qualità e valori positivi e costruttivi; ciò è stato
d´aiuto a sciogliere alcuni nodi fra di loro. Ne è nata una rappresentazione
teatrale "viva", in cui si è potuto intravvedere chiaramente
impegno, creatività, manualità, fantasia e rispetto del compagno. E, per finire, che dire dell´accompagnamento
musicale eseguito a turno dai ragazzi non impegnati sulla scena? Una formula
davvero interessante per coinvolgere ancora di più lo spettatore e con la quale
hanno potuto mostrare tutta la loro bravura e versatilità.