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I quattro temperamenti

Quante volte nella nostra scuola sentiamo parlare di individualità e che tutti i bambini sono differenti. 
Ma come si manifesta questa individualità e come va guidata perché cresca sana nel suo rapporto con sé stessa e con gli altri? 
Come ci si deve porre perché si realizzi uno sviluppo equilibrato?

L´educatore si trova davanti alla richiesta del bambino di essere visto: ciascuno ha bisogno di essere guardato col cuore. Comprendere le necessità e le qualità di ogni singolo bambino dovrebbe essere il primo obiettivo di ogni adulto. Se da un lato la pedagogia studia le caratteristiche che accomunano i bambini tra loro, nelle varie fasi di crescita, l´approccio pedagogico steineriano vuole farsi ponte tra natura generale del bambino e le tante differenti individualità che ci vengono incontro nei bambini  tutti i giorni. 
Steiner ci dice che l’aspetto esteriore del bambino è solo una parte di tutto ciò che un essere umano porta nel mondo con la sua incarnazione. L´osservazione dell´aspetto esteriore ci aiuta a cogliere tratti del nocciolo dell´interiorità. 
Tra natura generale del bambino, visto dal punto di vista antropologico, e natura di quel determinato bambino, si colloca un terzo aspetto: il temperamento, che raggruppa i bambini accomunati dalle stesse caratteristiche.

Rudolf Steiner ha individuato quattro temperamenti:collerico, flemmatico, sanguinico e melanconico. 
La teoria dei temperamenti di Steiner individua, accanto all’ereditarietà, qualcosa che ogni individuo porta in sé e che non deriva dagli antenati: questo è il nucleo essenziale interiore dello spirito umano. 
Secondo la teoria dei temperamenti l’uomo porta con sé dai mondi spirituali questo nucleo essenziale, che si unisce a ciò che viene dalla linea ereditaria. 
Ogni essere umano è costituito da queste due correnti ed in ogni uomo queste due correnti devono trovare un equilibrio che si esprime nel temperamento
“Come l’azzurro e il giallo riuniti formano il verde, il congiungersi delle due correnti nell’uomo forma quel che si chiama temperamento”. (da Il segreto dei temperamenti umani di R. Steiner ed. Antroposofica)

Quando dobbiamo rappresentarci nella mente un concetto complesso le immagini ci vengono in soccorso, gli insegnamenti che Gesù Cristo ha trasmesso per mezzo delle parabole sono un formidabile esempio, così, nelle mie ricerche per approfondire l´argomento ´temperamenti umani´, ho trovato alcune belle immagini che sintetizzano questa realtà-ponte tra l´animico -spirituale e il fisico, che è il temperamento.

Nella conferenza sul tema Il temperamento nella psicoterapia, tenuta da Lucio Russo, psicoanalista, profondo conoscitore di antroposofia e conferenziere romano scomparso nel 2018, il prof. Russo paragona il temperamento ad un albero che ha radici nel fisico (ereditarietà) e rami che si slanciano verso il cielo (ciò che ciascuno porta con sé dai mondi spirituali). 
Sempre Russo dice che il temperamento è essenzialmente movimento e vita e che questo " movimento" è assimilabile a quello musicale. 
Quando parliamo di "carattere", per quanto diverse possono essere le opere musicali, è sempre rilevabile in esse una delle due tonalità dominanti: maggiore o minore. 
Così, ad esempio, il carattere astenico è rappresentabile con la tonalità in minore mentre l´isterico è rappresentabile con la tonalità in maggiore. 
Per quanto concerne il temperamento - dice Russo - la corrispondenza musicale appropriata ci viene offerta dai "movimenti": andante maestoso, lento, vivace, allegro con brio….se si riflette infatti ci si accorge che il movimento non fa che esprimere il temperamento di un brano musicale. È possibile fare un´ esperienza in tal senso: 
se di uno stesso motivo modifichiamo ogni volta il tempo, in modo da dare la sensazione che si tratti ora di una canzone italiana, ora di una francese, ora di una spagnola, ora di una russa e così via, noteremo che il motivo rimane sempre lo stesso ma cambia il tempo, e con esso il "movimento", che si dimostra espressione del temperamento collettivo di quel dato popolo! 
Nella nostra scuola siamo sempre stimolati a sviluppare un approccio artistico alla vita e questo accostamento alla musica mi è sembrato particolarmente "vibrante" e tutto ciò che ci fa vibrare ci diviene comprensibile nel profondo. 
Infine Russo dice che il temperamento esprime fattori innati e pertanto inconsci ma al contempo elementi di reazione agli stimoli (pensiamo quanto incida l´educazione che si riceve!). Dunque, in modo più completo rispetto al carattere, il temperamento è realmente l´espressione della nostra natura
Un´altra considerazione interessante che ci induce all´osservazione (ed è un approccio di tutto il percorso scolastico Steiner Waldorf, si pensi ad esempio allo studio della zoologia in quarta classe) è il fatto che l´animale, diversamente dall´uomo, è subordinato al temperamento della specie. 
La pecora o la mucca, ad esempio, sono dei caratteristici animali flemmatici. Il gatto, e tutti i felini in genere, sono collerici. L´elefante è melanconico mentre soprattutto sanguigni si mostrano gli uccelli e i roditori.

La dottrina dei quattro temperamenti è molto antica, si fa risalire a Ippocrate e Galeno. Alcuni storici della medicina sostengono che questa dottrina è stata a fondamento della medicina stessa per oltre 2000 anni. 
Soltanto in epoca più recente è stata perlopiù dimenticata e abbandonata anche se ripresa da alcuni studiosi come Steiner. 
Anche nella diversa qualità e dinamica degli elementi naturali (fuoco, acqua, aria e terra) ritroviamo i quattro temperamenti umani: il fuoco è in rapporto con il collerico; l´acqua con il flemmatico; l´aria con il sanguinico; la terra con il melanconico.

Nella nostra epoca l´uomo vive sempre più separato dai processi della Natura, ma egli ha in comune con il mondo minerale la propria struttura ossea e questo è riconducibile all´elemento Terra. 
Con il mondo animale e vegetale l´uomo ha in comune l´azione delle forze vitali riconducibili all´elemento Acqua. 
Nell´animale e nell´uomo, esseri senzienti ovvero dotati di sentimenti, si manifesta un´altra forza: l´organizzazione animica, elemento Aria
L´uomo poi si pone al di sopra degli altri regni naturali grazie al fatto che, oltre ad un corpo fisico, ad un corpo vitale e ad un corpo animico è dotato di un corpo spirituale ovvero l´Io che lo rende capace di una vita spirituale, elemento Fuoco.

Quindi, ricapitolando: il corpo fisico si esprime negli organi sensoriali e nel sistema scheletrico; l´organizzazione vitale, nei processi dei liquidi organici come la linfa e le secrezioni ghiandolari; l´anima, nel sistema nervoso; l´Io, nella corrente sanguigna.

Le diverse disposizioni temperamentali dipendono direttamente dal prevalere dell´uno o dell´altro elemento, dell´una o dell´altra organizzazione. 
È importante non commettere l´errore di assegnare il bollino del temperamento al bambino, stigmatizzandolo,  perché, come ci insegnano i maestri a scuola, i temperamenti tendono a cambiare con il passare del tempo e ogni bambino è fatto di tante sfumature e fasi. Come sempre l´arte dell´educazione è un´arte fatta dal sapiente dosaggio di osservazione del bambino, autoeducazione dell´adulto e da un agire sensato che porti le forze stesse del bambino a uno sviluppo sano e ad emergere in modo equilibrato.

Un´altra corrispondenza interessante da conoscere è quella tra i temperamenti e i colori, e le mamme dei bambini che frequentano una scuola Steiner Waldorf imparano questo sin dall´asilo quando la maestra le aiuta nella scelta del colore più adatto per il grembiule del proprio bambino: 
in antitesi con quanto il grembiule ha rappresentato per molti di noi, nella scuola steineriana non è tanto una divisa uniformante, quanto un abbigliamento "da lavoro" che libera dai condizionamenti che possono derivare dal tipo di abbigliamento che indossiamo (mode, firme, decorazioni..). Inoltre, seguendo la teoria goethiana dei colori e contrariamente a quanto avvenga negli adulti, sappiamo che nei bambini agisce il colore complementare a ciò che essi indossano. 
Quindi il rosso aiuterà a calmare l’esuberanza, il blu/violetto spingerà verso l’estroversione. 
I grembiuli rosso/gialli sono consigliati a chi si pone con disinvoltura verso il mondo esterno, le tonalità violette ed azzurre saranno più indicate per chi è più introverso. Per l´abbigliamento dei bambini in generale non si consiglia l´uso di colori scuri. 
Per la teoria dei temperamenti 
il collerico è assimilabile al rosso; 
il flemmatico al verde; 
il sanguinico al giallo; 
il melanconico all´azzurro.

Un bel testo che tratta molto bene il tema dei temperamenti è quello di Emma Graf intitolato Temperamenti umani e nutrizione, nel quale riporta, anche grazie all´aiuto di schemi e disegni, la Teoria della rosa dei temperamenti di Schiller e Goethe. Nello stesso testo la Graf approfondisce anche il tema dei temperamenti in relazione ai Vangeli così come indicato da Rudolf Steiner.
Seguendo il ciclo della vita e le varie età, Steiner rileva questa relazione: il temperamento sanguinico si dimostra spiccato nell’infanzia, il collerico nell’adolescenza, il melanconico nella mezza età e il flemmatico caratterizza invece la vecchiaia. 
Come scrive Norbert Glas nel suo libro intitolato I quattro temperamenti sulla strada dell´autoconoscenza: "La vita animica dell´uomo raggiunge un certo ordine ed una certa armonia solo attraverso un lungo sviluppo di tre decenni".

Nessun metodo di insegnamento è di per sé migliore o peggiore di un altro ma ogni forma di unilateralità del temperamento porta alla patologia e l’educatore deve lavorare in modo da mettere in equilibrio i vari temperamenti in ogni singolo bambino. 
Oltre al rischio che il temperamento dominante si sviluppi in modo troppo unilaterale, esiste anche quello che lo stesso venga eccessivamente contrastato e soffocato, e qui entra in gioco l´arte dell´educazione perché, nel contesto educativo (sociale o familiare), i valori vengono falsati e si tende inavvertitamente a privilegiare alcuni fattori a danno di altri, in modo non sano. 
Il rischio è che il temperamento imposto dall´educatore, non essendo quello naturale, venga recitato e tutto il comportamento della persona, alla lunga, risenta negativamente di questa base di artificiosità. 
È importante che medici ed educatori prendano in considerazione il temperamento di un bambino per la sua educazione e per la sua salute futura. 

Il maestro cerca di creare  situazioni nelle quali gli atteggiamenti che mostrano un temperamento troppo unilaterale di un bambino vengano portati all’eccesso, suscitando in lui una reazione. Per fare un esempio pratico: Steiner consigliava di assegnare i posti in classe in modo che bambini dello stesso temperamento stessero vicini: il rispecchiarsi nel proprio simile lavora sui propri eccessi. 
Due flemmatici compagni di banco sarebbero così stimolati reciprocamente a reagire per non soccombere alla noia... 
Ne Il segreto dei temperamenti umani, Rudolf Steiner ci invita ad osservare come i temperamenti si manifestano all´esterno ovvero come l´interiorità si esterna. 
Infatti nel già citato testo di Norbert Glas, l´autore propone anche fotografie per individuare le caratteristiche fisiche di ogni temperamento.

Vediamo adesso i singoli temperamenti nei bambini.

Il bambino melanconico
Nel bambino melanconico colpisce la forma del viso che si presenta con tratti di particolare delicatezza. Naso e bocca sono ben modellati ed ha uno sguardo riflessivo. In lui c´è qualcosa che ricorda un vecchio, indice di una maturità precoce. In genere un bambino melanconico si caratterizza per un fisico fragile, non mangia molto. La sua precocità è spesso caratterizzata da genialità e, se da un lato l´adulto (soprattutto il genitore) è portato a compiacersi di questa caratteristica, occorre avere presente che lo sviluppo prematuro attinge a forze preziose che sono riservate al futuro, pertanto non è bene assecondare questa precocità con una sovrastimolazione.
L´educatore lavorerà in modo da  sviluppare l’armonia con gli altri temperamenti per evitare che si sviluppi un’esagerata unilateralità. Nel melanconico dominano la sofferenza, il dolore, l´indolenza. Un buon effetto su di lui hanno i racconti o la storia di uomini provati dalla sofferenza che possono scuoterlo dall´autocommiserazione.
Prendersi cura di persone bisognose, disabili o anziane, gli giova immensamente, come anche far visita in ospedali e case di riposo.
Emma Graf, nel già citato libro, dice che nel temperamento melanconico possiamo individuare quanto accade nella Natura in inverno: essa si ritrae più in se stessa.
Nell´individuo melanconico predomina la tendenza all´indurimento, come per la terra. I processi distruttivi collegati al pensare e rimuginare hanno la meglio, si ha cioè il sopravvento del polo freddo del sistema neurosensoriale
Il sistema del ricambio del tipo melanconico ha bisogno di molto calore che può procurarsi anche grazie ad una nutrizione adeguata. Alimenti importanti dell´individuo melanconico sono quelli che attivano il metabolismo dei grassi, quindi: ortaggi a foglia verde, il burro fresco oppure oli pregiati, la frutta secca e, tra i cereali, quelli che maggiormente portano calore all´organismo come l´orzo, il miglio, il grano saraceno e il mais ricco di sostanza zuccherina molto utile all´organismo del melanconico e, come ci insegna la Graf, anche la carota è un alimento particolarmente adatto all´individuo con questo temperamento.

Il bambino collerico
Si caratterizza per la testa grande e una fronte sviluppata. Tende alla rotondità senza spigoli, ha i tratti del volto marcati. Il naso, il mento e la bocca ampi. Di esso si notano già nell’infanzia le narici a forma circolare, il tronco che predomina sugli arti che invece sono più corti.
Osservando l´andatura del collerico si nota che il suo passo ha la tendenza a calcare il tallone. Il collerico se non ottiene quello che vuole si arrabbia, urla e può arrivare a vere crisi di furore. Nell’adolescenza, quando la vita di sentimento sboccerà, occorrerà contenere il più possibile la sfrenatezza dei suoi impeti passionali ad esempio tramite strumenti artistici. L’educatore deve essere riconosciuto dal collerico come una guida per l’Io umano perché si eviti lo scatenarsi di quella che può essere una potente forza distruttiva.
Lo spettacolo autunnale con i suoi colori intensi e splendenti che fiammeggiano ricorda l´individuo collerico nel quale predominano le forze dell´Io, portatore delle quali è il sangue. Il collerico vive nel polo del calore e della volontà del sistema del ricambio.
Le qualità animiche focose del collerico possono venire paragonate ai processi del fosforo in natura che stimolano la fioritura e i processi di maturazione. Nell´uomo il fosforo è indispensabile per l´attività del cervello. La radice "chole" del termine "collerico", significa "bile", così l´alimentazione del collerico non dovrebbe essere troppo ricca di grassi saturi preferendo sempre i cosiddetti "grassi buoni" come quelli di tipo vegetale e provenienti dalla frutta secca.
La Graf scrive che il collerico deve poter impiegare la propria energia, deve avere "pane per i suoi denti". Fanno al caso suo le verdure da consumare crude: soprattutto ortaggi da radice, come sedano rapa, ravanelli, carote, barbabietole rosse, eccetera … che apportano beneficio stimolando la secrezione e il flusso dei succhi gastrici.
Il cereale che ben corrisponde all´indole collerica è l´avena, ricco di proteine e di carboidrati speciali che si producono grazie alla digestione. Questo processo produce energia, ecco perché l´avena è una fonte di energia rapidamente disponibile molto apprezzata in ambiti sportivi.
Accanto all´avena, anche il frumento e l´orzo sono da raccomandare per la loro azione armonizzante, così come la segale che stimola le forze dell´ Io. Un altro suggerimento prezioso che Emma Graf dà ai collerici è di nutrirsi di frutti appartenenti alla famiglia delle rosacee come la mela, la fragola, la mora, il lampone, la rosa canina, la pera, il cotogno, l´albicocca, la pesca, la ciliegia, la susina (o prugna). I frutti delle rosacee producono abbondante zucchero e ferro, strumenti fondamentali perché l´Io formi e plasmi l´intero organismo.

Il bambino sanguinico
Nell´individuo sanguinico predomina l´elemento animico aria, ovvero l´elemento in cui vive l´anima che trova la sua sede fisica nel sistema nervoso. La stagione dell´estate, con la sua aria vibrante di luce e calore, che invita gli uomini alla vita all´aperto e a crescere con la Natura, ben rappresenta il temperamento sanguinico.
Nel bambino sanguinico si osservano forti contrasti che possono provocare esplosioni emotive. Fa molte cose contemporaneamente, non sta mai fermo e saltella come svolazzando in punta di piedi. Si interessa e coglie tutto rapidamente e rapidamente dimentica. Se piange si consola subito, distraendosi.
Quando il temperamento del bambino è spiccatamente sanguinico, le persone vicino dovrebbero aver cura che il piccolo abbia ogni giorno, alla stessa ora, un piccolo compito da svolgere o uno strumento musicale al quale dedicarsi.
Nel suo caso sono infatti molto importanti l´elemento del ritmo e dell´ essere "presenti a se stessi" e a ciò che si fa.
Il bambino sanguinico è fortemente influenzabile dall’ambiente circostante, così come lo stato d’animo è spesso influenzato dalla fame o dalla sazietà, dalla buona o cattiva digestione. Mangia veloce, prende di tutto e sfoga la sua eccitazione parlando continuamente, anche i  processi vitali sono caratterizzati da grande mobilità: respiro, digestione etc. 
Emma Graf ci dice che il silicio riveste un ruolo importante nell´alimentazione del sanguinico perché è un elemento che sostiene la percezione sensoriale: la vista, l´udito, il gusto e la pelle. Infatti il sanguinico soffre spesso di malattie infiammatorie degli organi respiratori, allergie, dermatiti, inoltre fatica molto a trasformare e assimilare correttamente il cibo durante la digestione. Ha spesso mani e piedi freddi. Un aiuto può allora provenire da una nutrizione a base di miglio che è ricco di silice, ha un´azione benefica sulla pelle, rende le ossa elastiche, ha effetti positivi anche sugli occhi e ha un´azione stimolante sul sistema del ricambio e la capacità di scaldare dall´interno stimolando il metabolismo e la digestione. Un aroma speciale per il sanguinico è la vaniglia ma che sia pura e non artificiale. La vaniglia rinforza le difese dell´organismo contro le infezioni fungine, ha un´azione corroborante sul cuore e sui nervi, migliora la funzionalità renale. Un altro aroma esotico molto indicato al sanguinico è lo zafferano che ha un effetto riscaldante e stimolante sullo stomaco, sull´intestino e sul sistema nervoso. si può dire che sia la vaniglia che lo zafferano rafforzano il nervoso sanguinico, portandogli una certa armonia.

Il bambino flemmatico 
Il temperamento flemmatico ben si identifica con il profumo fresco e umido della terra, al tepore del sole di primavera. L´elemento acqua scorre, penetra la terra, risvegliando di nuovo la Natura con i suoi colori... Il bambino flemmatico ama molto mangiare e bere e spesso supera nel peso gli altri bambini, per questo motivo cammina più tardi. 
Il bambino flemmatico è grazioso, non posa bene i piedi per terra, non si pone in giusto rapporto con le cose. Il suo sguardo è spento e incolore.
Si devono distinguere due tipi di flemmatici:
1 – I bambini flemmatici cosiddetti naturali, sempre pronti a mangiare; belli rotondi con guance grasse, allegri e soddisfatti. Amano rimanere nella loro pesantezza e non hanno per nulla gioia nel muoversi.
2 – I bambini flemmatici per via dell’alimentazione sregolata di quest’epoca (troppo ricca di grassi e di farina), soffrono per l’esagerato peso del loro corpo. Non hanno lo sguardo allegro del flemmatico naturale: le loro guance sono grosse, cadenti.
Quando predomina il corpo fisico ci appare il temperamento flemmatico. L´individuo flemmatico ama sentirsi soddisfatto, mangia e digerisce con gusto e compiacimento. 
Il termine "flemma" deriva dal greco phlégma, cioè "muco". Nel flemmatico domina l´organizzazione vitale che presiede al sistema linfatico e ghiandolare.
Emma Graf ci dà un´immagine molto efficace di cosa siano i succhi linfatici in un organismo quando scrive che la linfa è paragonabile ad una corrente d´acqua sotterranea.
Per il flemmatico sono molto importanti gli amici, perché attraverso i loro più svariati interessi riescono a farlo uscire un poco dal suo stato di "letargo". In un gruppo, il flemmatico porta spesso armonia. I punti di forza del flemmatico sono la calma, la pacatezza, la capacità di gustare la vita, la costanza, il realismo. L´individuo flemmatico è leale, sincero e pieno di sentimento.
Il flemmatico è soggetto a sviluppare il diabete, perché la mancanza di movimento e di esercizio fisico influisce sul metabolismo degli zuccheri. Tra i cereali l´avena ha la capacità di sviluppare calore, ha un alto contenuto di ferro e svolge un´azione positiva contro il diabete. L´ambiente digestivo del flemmatico è freddo umido quindi cereali come il miglio e l´orzo, che agiscono sull´organismo di calore dell´uomo stimolando la digestione e riscaldando, giovano molto al flemmatico come anche l´orzo ricco di silicio, il farro e il grano verde che armonizzano e rinforzano il sistema del ricambio.
I cibi più pesanti da digerire come i fagioli, i piselli, le lenticchie, le uova il formaggio, dovrebbero essere consumati con moderazione, perché una dieta altamente proteica impigrisce l´organismo.
Il cereale particolarmente indicato al temperamento flemmatico è il riso che cresce nell´acqua, si contraddistingue per la sua facile digeribilità. Anche la cipolla è molto adatta al temperamento flemmatico. La cipolla appartiene alla famiglia delle liliacee, è una delle verdure più ricche di fermenti è possiede interessanti proprietà: accelera il metabolismo, stimola la secrezione biliare, aiuta ad eliminare il ristagno di liquidi, ha un effetto calmante sulle infiammazioni del sistema torace- testa. Infine contiene un ormone vegetale dall´azione simile a quello dell´insulina. Sempre alle liliacee appartiene anche l´aglio che con le sue proprietà benefiche contribuisce al benessere dell´individuo flemmatico.

Nel libro di Emma Graf Temperamenti umani e nutrizione, che mi ha molto aiutato nella stesura di questo approfondimento, l´autrice propone varie ricette per ciascun tipo di temperamento, il testo può risultare prezioso per i suoi consigli pratici e per i suoi approfondimenti su questo interessante tema.

Vi riportiamo la bella leggenda popolare nordica  dei quattro alberi. Cosa vi ricordano i quattro protagonisti?

  

Nel tempo della sua predicazione, Gesù, seguito da Pietro, si trovò a passare per una valle dove crescevano piante di varie qualità; lì fu sorpreso dalla pioggia.

Non vi erano case o capanne nelle vicinanze; il Signore pensó di ripararsi sotto uno degli alberi.

Si avvicinò ad un salice piangente. "Riparami, per favore!" lo pregò. "Lo farei ben volentieri, -sospirò il salice- ma vedi, sono già tutto bagnato, l´acqua mi filtra tra i rami, mi scende lungo il tronco, sono veramente ridotto male, povero me!"

 Il Signore passò oltre e si avvicinò ad una betulla. "Vuoi darmi un riparo contro la pioggia?" "Ma certo,- rise la betulla- volentieri, con piacere, stammi vicino!" e intanto agitava allegramente rami e foglie e spruzzava acqua tutto intorno.

 Il Signore proseguì e giunse ad una quercia. "Posso ripararmi sotto di te?" chiese. "Vieni, vieni! - gridò la quercia- vieni sotto la mia protezione, guai alla pioggia, se ti vuole bagnare!" E intanto scuoteva minacciosamente i rami con tanta forza, che ne scendeva acqua in abbondanza.

Il Signore lasciò la quercia e giunse presso a un tiglio. " Puoi ripararmi dalla pioggia?" Gli chiese. Il tiglio allargó i rami frondosi e li tenne ben fermi finché durò l´acquazzone, così che nemmeno una goccia cadde sui due uomini che stavano appoggiate al suo tronco.

 Quando la pioggia cessò, e in cielo rise l´arcobaleno, Gesù riprese Il cammino. Ma prima disse, rivolto al tiglio: "Ti ringrazio di cuore".

 Da allora le foglie del tiglio hanno la forma di un cuore.

 

Fabiola Limuti
mamma di tre alunni della Scuola Waldorf 

 

Bibliografia:

R. Steiner: Il segreto dei temperamenti umani Ed. Antroposofica Milano;

N. Glas: I quattro temperamenti sulla strada dell’autoconoscenza Natura e Cultura Editrice;

L. Russo conferenza tenutasi a Roma presso la sede del G.A.P.A. sul tema Il temperamento nella psicoterapia;

E. Graf : Temperamenti umani e nutrizione, Natura e Cultura Editrice


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