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Geografia nel I biennio della Scuola Secondaria di II grado

L’insegnamento della geografia ricopre un’importanza fondamentale all’interno del piano di studi della scuola Steiner-Waldorf. Si tratta di un percorso che inizia fin dalle prime classi e che non si svolge per cerchi concentrici: casa, quartiere, paese, regione, continente, mondo; ma in maniera più trasversale per educare nel corso degli anni il rapporto del ragazzo con lo spazio più in generale e con la Terra in particolare.


Attraverso questa disciplina si porta il ragazzo ad osservare la terra come un organismo vivente, ad analizzarne il suo stato fisico, i suoi aspetti economici e culturali ed anche gli elementi vitali che lo caratterizzano.
Anche nel primo biennio della scuola Superiore si prosegue questo percorso riprendendo, per approfondirli, anche alcuni temi già affrontati in precedenza.
In IX classe vengono affrontati i temi legati più specificatamente alle Scienze della Terra, in particolare si lavora sul fenomeno dei terremoti. 




Di questi, partendo dall’osservazione di alcuni campioni di particolari rocce formatesi in situazioni di stress tettonico e dal racconto di persone che hanno vissuto in prima persona l’esperienza del terremoto (non è difficile nella comunità scolastica trovare testimonianze sul Terremoto del Friuli), si analizzano i meccanismi di formazione, gli strumenti per la loro registrazione, la distribuzione degli epicentri sul planisfero e le loro diverse tipologie. Trattando questo argomento si può analizzare anche il tema della prevenzione e della previsione di fenomeni come questo e del rapporto che l’uomo ha con questi fenomeni. Come si vive in zone altamente sismiche? E’ giusto costruire in suddette zone? Etc.. etc...

In stretto collegamento con questo si tratta il tema dei vulcani, della loro distribuzione sul planisfero e della loro classificazione. I ragazzi trovano facilmente connessioni tra le distribuzione di questi due fenomeni che portano, inevitabilmente, a trattare dell’espansione di fondi oceanici e della formazione delle dorsali fino a giungere ad analizzare gli Hot Spots. Infine si tratta della formazione delle catene montuose lasciando però la vera e propria Tettonica a Placche, cioè i movimenti della litosfera, all’anno successivo. 
In questa classe i fenomeni  scelti si prestano molto a rispondere all’esigenza del ragazzo di questa età di ricercare in essi un nesso causa-effetto e di giungere così ad una legge attraverso un processo di pensiero. Queste leggi costituiscono delle sicurezze nel ragazzo che il fenomeno deve essere per sempre così, svincolato dal tempo. La metodologia utilizzata è quella che passa attraverso l’osservazione di rocce e di cartine che ciascun ragazzo riproduce sul proprio quaderno, la stesura di relazioni sugli argomenti trattati corredate da disegni sia di carattere artistico che scientifico.

In X classe questo processo di pensiero si affina, viene posto in movimento, si muove in cerchio per poi giungere ad un prodotto conclusivo esatto. La fenomenologia della geografia tratta quindi elementi più mobili legati alla litosfera, all’idrosfera ed all’atmosfera. In particolare, un grande nutrimento per il ragazzo, viene portato dall’analisi dei movimenti dell’acqua in tutte le sue forme: correnti, maree, ghiacciai e delle relazioni di questi con i movimenti dell’atmosfera. Si analizzano i principali sistemi di correnti globali vedendo come la vita dell’uomo è ed è stata fortemente influenzata da essi e di come questa circolazione possa essere in tutto e per tutto assimilata alla circolazione sanguigna di un organismo come l’uomo, appena affrontata nell’epoca di Biologia. Le correnti, le loro dimensioni ed i loro movimenti suscitano un grande fascino sui ragazzi di questa età pur richiedendo uno sforzo immaginativo e di pensiero notevole per essere accolte. Anche in questi aspetti, come negli argomenti trattati in IX, i ragazzi colgono come la Terra sia in grado di auto-regolarsi: produzione e consumo di litosfera, bassa marea in alcune zone-alta marea in altre, etc.... e di come alcune zone della Terra siano fondamentali per il mantenimento di questi flussi che l’antropizzazione sta fortemente mettendo in pericolo.
Nell’osservazione, studio ed approfondimento di questi fenomeni, i ragazzi riescono ad esercitare un pensiero che appena afferra qualcosa subito si muove e deve essere riafferrato in un altro luogo ed in un’altra posizione, ma che una volta fermato costituisce immediatamente un elemento di grande soddisfazione interiore.


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