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La nostra festa di primavera bagnata
É iniziata così la nostra festa di primavera: pioggia e vento dal mattino presto. Quando solo alcuni di noi erano lì a scongiurare il peggio, a pregare per una tregua, a guardare con gli occhi al cielo avvolti nel k-way e con gli stivali, lei non ha desistito, tutto il giorno ci ha fatto compagnia!
Tanti pensieri sono arrivati alla mente ricordando le ore di lavoro di tutti i genitori, per l’organizzazione della festa.
Quando noi ci muoviamo non passiamo inosservati: come tanti folletti e fatine prepariamo tutto per bene, organizzando ogni minimo dettaglio. Siamo tenaci perché la nostra comunità è grande ed insieme siamo una forza. Il coraggio non ci manca perché lavoriamo tutti per lo stesso ideale e non ci ferma nessuno...
Poi invece dobbiamo fare i conti con il tempo, che inesorabilmente ci riporta alla realtà.
È stata una festa bagnata fatta di piccoli gesti, di fango, di buone torte e caldo caffè, di vento, di giochi di legno inumiditi nella stalla e riscaldati dalle mani dei bimbi che giocano, di terra e di semi, di lane colorate, di matterelli e farina, di sguardi rassegnati ma allo stesso tempo caparbi, di abbracci confortanti, di bambini che sguazzano nelle pozzanghere, di ombrelli e tanta pioggia ma é stata bella lo stesso, intima. Pochi sguardi “foresti” e tanti amici insieme per condividere una domenica a noi dedicata e già con il pensiero di cosa potremmo fare il prossimo anno...
Diana Z.
“... O pioggia silenziosa che gli alberi amano
e sei al piano dolcezza emozionante:
da´ all´anima le stesse nebbie e risonanze
che lasci nell´anima addormentata del paesaggio!”
Versi tratti da “Pioggia“ di Federico Garcia Lorca