Giochi
Qualche proposta per giochi da tavolo:
- Der schwarze pirat
È un gioco adatto anche a bambini dai 6 anni in su. Bisogna essere abili navigatori per arrivare sulle isole dei tesori, prima del temibile pirata nero. Sfruttando i venti (generati da un semplice soffietto manuale) i giocatori proveranno a batterlo sul tempo. È un gioco tedesco con buona qualità dei materiali (plancia di gioco in cartone decorato, piccole “navi” in legno e stoffa e un soffietto). Costo indicativo intorno ai 30 euro.
- Coloretto e Il grande Dalmuti sono due simpatici e semplici giochi di carte. Il primo è pensato per un numero di giocatori da 2 a 5; il secondo da 4 a 8 giocatori. Età dagli 8/9 in su. Costo attorno ai 12 euro ciascuno.
E infine un gioco a costo zero: “Buongiorno cavallo”
Materiale: mazzo di carte venete
Si distribuiscono equamente le carte a tutti i giocatori. Ognuno tiene le proprie carte in un mazzetto davanti a se senza guardarle. Il primo giocatore prende la carta in cima al proprio mazzo e la gira rapidamente ponendola a faccia in su al centro del tavolo. Il secondo giocatore continua prendendo la carta in cima al proprio mazzo e la gioca al centro del tavolo e così via. Ci sono tre carte speciali che richiedono prontezza di riflessi ai giocatori:
1) IL FANTE. Quando esce questa carta tutti devono alzare la mano destra a mo’ di saluto e dire la frase “Attenti al fante”.
2) IL CAVALLO. Tutti devono fare il saluto militare portando la mano alla destra alla fronte e dire la frase “Buongiorno cavallo”.
3) IL RE. Tutti devono mettere rapidamente la mano destra sulla carta “re” al centro del tavolo.
Chi sbaglia gesto o frase o non dice nulla o mette per ultimo la mano sulla carta “re” si prende tutte le carte fino a quel punto giocate e riprende il gioco per la manche successiva. Vince chi resta per primo senza carte in mano…. ma è molto divertente continuare il gioco per vedere chi se le prenderà tutte.
BUON DIVERTIMENTO!

IL GIOCO DA COSTRUIRE E DA GIOCARE (ALL’APERTO)
LA LIPPA
La lippa è un gioco sportivo da praticare all´aperto in spazi molto ampi
Si gioca in 2 (giocatore A e giocatore B ) o a coppie (A e B vs B e C).
Per giocare è necessario possedere una lippa, ovvero un pezzo di legno di forma cilindrica, lungo circa 10 cm centimetri, appuntito alle estremità. La lippa bisogna costruirsela con un coltellino modellando un rametto, un tondino o un manico di scopa. Oltre alla lippa è necessario possedere anche la mazza che si improvvisa con un altro rametto di circa 30 cm di lunghezza e arrotondato alle estremità.
All´inizio della partita si appoggia la lippa a terra e la si colpisce con la mazza su una delle due estremità appuntite. Se il tiro è eseguito nel modo esatto la lippa si alzerà in aria; una volta sospesa, prima che ritorni a terra, le si darà un altro colpo al volo cercando di mandarla il più lontano possibile. La direzione non è importante, quello che conta è la distanza coperta dal lancio.
Lo scopo del gioco è colpire la lippa con precisione mandandola più lontano dei propri avversari.
ALCUNE IDEE PER GIOCHI DA TAVOLO
SUPER FARMER
In Super Farmer ogni giocatore è un contadino e possiede alcuni animali (conigli, pecore, maiali, ecc.). Nel corso del gioco gli animali della fattoria aumentano, ma bisogna fare attenzione perché una volpe e un lupo che si aggirano nella zona potrebbero avere molta fame. Quindi bisognerà anche pensare a proteggersi con fedeli cani da guardia…
Il primo giocatore che avrà nella sua fattoria un almeno un animale di tutte le specie previste, sarà il Super Contadino..
Super Farmer è un gioco creato in maniera ingnegnosa durante la Seconda Guerra Mondiale da un grande matematico Polacco, il professor Karol Borsuk. Le regole sono speciali ed eccezionali! Forse il primo gioco ad usare un dado a 12 facce.
Età 9-10 anni in su Giocatori da 2 a 6 Costo circa 30 euro.
IL FRUTTETO
Gioco cooperativo della Haba.
I rami crollano a causa del peso dei frutti maturi e succosi: il corvo lo sa, si tratta quindi di essere più veloci di lui. I giocatori impersonano i contadini che devono essere abili (e fortunati) nel raccogliere i frutti prima dell´avido corvo.
Lo scopo dei giocatori è quello di riuscire tutti insieme a raccogliere i frutti dagli alberi prima che il puzzle del vorace corvo venga completato.
corrispondente dall´albero
Il gioco termina o quando tutti i frutti vengono raccolti, e in questo caso i giocatori hanno vinto tutti insieme, oppure quando il puzzle del corvo viene completato: in questo caso il corvo ha vinto e tutti i giocatori hanno perso.
LIBRI
Questo spazio è dedicato ai libri.In questa stanza virtuale si possono trovare suggerimenti di lettura per coloro che desiderano conoscere la pedagogia Steiner-Waldorf e approfondire i temi relativi al primo settennio.
Con il tempo integreremo i testi consigliati con quelli per gli altri due settenni e con quelli che vorrete suggerirci.



È dedicato al secondo settennio ed è di semplice lettura.

Lettura di livello intermedio



Genitori e insegnanti nella scuola Waldorf
Le linee fondamentali della collaborazione dialogica
di Karl Martin Dietz
Aedel Edizioni
Nel retro di copertina si legge: ”Nessuno di noi può sapere come sarà il mondo tra 5 o 10 anni ma dobbiamo fare tutto il possibile affinché i nostri bambini sappiano contribuire a plasmare questo mondo nel quale essi opereranno responsabilmente da adulti”.
In questo agevole e interessante libro di 70 pagine si affronta il tema dell’importante ruolo dei genitori nelle scuole steineriane analizzando gli aspetti della collaborazione con gli insegnanti e come questa “collaborazione dialogica” porti ad affermare due impulsi all’azione: l´iniziativa e la fiducia.
Questi i temi trattati:
- Quale può essere il vero senso della collaborazione tra genitori e insegnanti?
Descrizione e critica dei modelli di pensiero esistenti.
- Favorire la collaborazione spirituale: esposizione dettagliata degli impulsi di Rudolf
Steiner alla relazione tra insegnanti e genitori.
- L’esercizio del dialogo: come nascono la fiducia e la responsabilità nell’agire quotidiano?

Fiabe dei fratelli Grimm
traduzioni originali
di Fratelli Grimm
Hoepli Editore
PAGINE: 466
Lettura introduttiva alla pedagogia Waldorf e all´Antroposofia
In ogni singola fiaba vengono trattati aspetti che attraverso il linguaggio per immagini mostrano uno sfondo spirituale molto più vasto. La fiaba è connessa profondamente con la parte intima dell´anima, ecco perché essa è la forma di rappresentazione più adatta all´anima infantile. Il bambino ha bisogno della fiaba come nutrimento per la sua anima. Attraverso le atmosfere e il linguaggio delle fiabe, si possono portare al bambino le giuste immagini perché si mantenga il nesso con quanto ha radice nelle profondità dell´esistenza, senza concetti teorici astratti.
Nella pedagogia Waldorf la fiaba è un importante strumento educativo del quale si fa largo uso dai 4 ai 9 anni.
La fiaba consente di vivere anche l’aspetto più crudo della realtà - il male - e di acquisire una conoscenza dell’umanità altrimenti inaccessibile, destando nei bambini il senso di giustizia e di ingiustizia. Silvano Petrosino nel suo libro "Le fiabe non raccontano favole: credere nell´esperienza", dice che la condizione della verità non è la certezza ma la fecondità. Una cosa è vera nella misura in cui è feconda. È vero non ciò che è certo ma ciò che aiuta a maturare, a diventare uomini.
Attraverso le fiabe i bambini affrontano i loro sentimenti e le loro paure. Dunque, si può affermare che attraverso la fiaba i bambini si preparano ad affrontare la vita e questo assunto fa sì che la pedagogia steineriana la ritenga un’importante materia di studio.
"(...) le fiabe nutrono in modo immediato come il latte, leggere e gradevoli, o come il miele, dolci e nutrienti, senza pesantezza terrestre." Fratelli Grimm
La prima edizione italiana delle “Cinquanta novelle” dei fratelli Grimm fu edita dalla Casa editrice Hoepli nel 1897 a cura di Fanny Vanzi Mussini.
Il testo registrò un immediato successo editoriale e venne ristampato ogni quattro-cinque anni per arrivare, nel 1940, alla decima edizione.
L´editore ha deciso di riunire in un unico volume le novelle più celebri e le più riuscite letterariamente conservandone le traduzioni originali.

Sviluppo dei sensi e attitudine sociale del bambino

Le doti e gli impedimenti dei bambini


Bambini e Bambole
Compagni di Gioco fatti in casa
Karin Neuschütz
Filadelfia editore
Lettura introduttiva alla pedagogia Waldorf e all´Antroposofia
Il gioco e il suo valore formativo. I consigli di una mamma, psicologa e insegnante.
Proposte pratiche per fare bambole con materiali naturali.
La prima parte di questo libro si potrebbe definire il manuale del buon senso. Ogni genitore, sfogliandolo, è infatti portato a credere che niente sia più semplice e ovvio che stare con i propri bambini nel modo disteso e naturale descritto e raccomandato dall´autrice.
Come tutte le cose semplici, però, questo atteggiamento, rivela una più che coscienziosa autoeducazione oltre che una selezione accurata ed attenta di tutto quanto viene a contatto con i bambini fin dai primi giorni di vita. Questo significa avere sensibilità e istinto per i materiali, le forme, i colori, i suoni, e tutta l´atmosfera che circonda il bambino piccolo, evitando di sovraccaricarlo di stimoli e di proposte. Per giocare, in fondo, egli si accontenta di poco, ma è importante capire di che cosa ha veramente bisogno ed offrirgli uno stile di vita autentico e dei giocattoli il più possibile semplici ed essenziali.
Nella parte pratica del volume vengono descritti alcuni procedimenti per la realizzazione di bambole eseguite con materiali naturali, più o meno le vecchie bambole di pezza che si facevano una volta; una usanza che qui da noi è quasi andata perduta, mentre nei paesi nordici, più inclini alla tradizione e alla manualità, è ancora molto diffusa. Morbide, calde, ben proporzionate, con i tratti del viso appena accennati per lasciare maggiore libertà all´immaginazione, ideali compagne di gioco della prima infanzia, queste bambole imbottite di lana rappresentano una gioia per i bambini che le ricevono, e per gli adulti che le eseguono in un momento di creativa distensione.
Come sviluppare tutti i talenti del bambino
di Arve Mathisen
Edizioni Red
Lettura introduttiva alla pedagogia Waldorf e all´Antroposofia
La cosa più infelice di questo bellissimo libro è il titolo italiano, perché ci si aspetterebbe un libro dedicato a chi ha un approccio prestazionale e di grandi aspettative nei confronti dei propri figli, ed è alla ricerca di un’educazione che possa aiutarli a crescere figli perfetti.
Realizzato in collaborazione con la Federazione delle Scuole Rudolf Steiner in Italia, il libro raccoglie le esperienze di operatori, insegnanti, educatori di scuole e asili steineriani offrendo esempi per un sano sviluppo del bambino e della sua innata creatività.
Il testo propone uno sguardo molto lontano dalla tendenza assodata, che tanto gratifica insegnanti e genitori, di precocizzare l’infanzia negandole il giusto ritmo. Gli anni che precedono l’ingresso nella scuola sono per il bambino decisivi: il suo sguardo pian piano si allarga oltre le mura di casa, le sue esperienze si moltiplicano, le sue competenze crescono di giorno in giorno. In quel periodo infatti tutti i suoi sensi sono particolarmente recettivi e vanno stimolati.
Compito dei genitori è allora favorire il più possibile le occasioni quotidiane di ‘fare esperienza’: con giochi creativi, attività domestiche ‘su misura’, incontri con la natura, musiche, canti, balli, racconti, disegni…
La pedagogia steineriana crede molto nella creatività dei bambini che però non deve essere stimolata in maniera artificiosa ma nel rispetto delle dimensioni fisica, animica e spirituale del bambino, che possa crescere pronto, negli anni del percorso scolastico, ad una solida base intellettuale che non perda mai il senso di tutto: l’Uomo.
Il libro fornisce suggerimenti, esempi concreti da seguire nella vita familiare di ogni giorno. Stare con i bambini deve e può essere anzitutto un grande piacere e, con la giusta guida, possiamo rigenerarci nel nostro compito di educatori ricavando una grande pace e saldezza interiore per ciò che ci attende. Il testo ci aiuta a sviluppare la capacità di guardare alle attività quotidiane e tradizionali in maniera pedagogicamente attenta, evidenziando la funzione che vanno a svolgere nello sviluppo psicofisico del bambino. Così le fiabe, il teatrino, i girotondi acquistano, nella loro semplicità, la loro valenza pedagogica e formativa. Il testo, pur trattando più nello specifico dei bambini fino ai sette anni, offre molti spunti validi anche per le età successive, perché vengano rispettati i tempi di formazione.
Bambini e basta.
Perché non dobbiamo dimenticare che i grandi siamo noi
di Irene Bernardini
Mondadori Editore
Lettura introduttiva alla pedagogia Waldorf e all´Antroposofia
Questo libro parla di bambini: di bambini "adultizzati ", che decidono al posto dei grandi (si scelgono l´abbigliamento, la scuola o gli amici da frequentare, aiutano la mamma in crisi, concedono il loro benestare alla nuova fidanzata di papà, stabiliscono nelle separazioni come dividere il proprio tempo fra i genitori) e sono costretti a prendere posizione, schierarsi, "farsi carico". E di adulti "infantilizzati", sempre più insicuri e fragili, che non sono capaci di governare le loro vicende personali (e i loro umori) e scaricano responsabilità e compiti sui figli. E poi di bambini partner, bambini capolavori, bambini trofeo, bambini tiranni; bilingui, trilingui, schermidori, danzatori, calciatori, teatranti, cantanti, già vittime dell´"ansia da prestazione".
Ma i "bambini e basta", che fine hanno fatto? Sembra che ai giorni nostri stia quasi venendo meno la libertà e il diritto a essere piccoli: a non dover fare troppo, decidere troppo, pensare troppo. Attingendo a storie di genitori in crisi ascoltate nel suo studio di psicoterapeuta e mediatrice familiare, ma anche a vicende di amici e conoscenti e, non ultima, alla sua personale storia di madre, Irene Bernardini mostra come sia nell´interesse generale che si ristabiliscano responsabilità e ruolo degli adulti per alleggerire il carico sempre più pesante che grava sulle spalle dei piccoli. E ci offre la possibilità di soffermarci un attimo a pensare a loro, ai nostri figli, e finalmente di vederli davvero per quello che sono: bambini, bisognosi di essere tenuti, sostenuti, contenuti. Di essere accompagnati con fermezza dai grandi là dove non sanno andare perché, appunto, sono piccoli e ancora non sono in grado di "accompagnarsi" da soli verso il proprio bene. "Abbiamo bisogno della loro irresponsabilità affinché dalla libertà di non dover rispondere possa nascere la fantasticheria di un mondo migliore. Abbiamo bisogno che straparlino, strapensino, che vogliano andare in pigiama sul balcone per vedere Babbo Natale anche se ci toccherà impedirglielo, oppure avvolgerli e avvolgerci nel piumino e aspettare insieme a loro finché il sonno li vincerà. Abbiamo bisogno di avere sott´occhio la loro fragile temerarietà, i terrori e l´audacia, la genialità della loro innocenza. Abbiamo bisogno di rispettarli per sentirci degni. Di proteggerli per sentirci forti. Di guardarli per sentire il bene prezioso della tenerezza. Di guardarli, ancora, e ridere di gusto. Di ascoltarli per imparare a parlare e pensare fuori dagli schemi. Abbiamo bisogno dei bambini, che sono persone intere e immature, incompiute e perfette, che cambiano ogni giorno.
Un libro per tutte le bambine e tutti i bambini che hanno bisogno che noi siamo grandi. E per tutti noi, donne e uomini, genitori e non solo, che abbiamo bisogno che i bambini siano piccoli.