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Quando i profumi dei funghi e delle castagne si accompagnano ai colori delle lucenti giornate novembrine, il gruppo Geppetto sa che il bazar di Natale si avvicina.

Quindi fervono i preparativi: si scelgono i pezzi di legno da cui ricavare cavalli e cavalieri, piste e macchinine, gnometti e altri giochetti; si disegna e si sagoma, si taglia e si leviga, si decora e si infiocchetta.

A dire il vero il gruppo Geppetto lo sa da molto tempo prima che il Bazar si avvicina, ma tante sono le cose da fare che alla fine le corse bisogna fare…

Questa estate il gruppo è stato impegnato nell’attività di oliatura e nel montaggio degli arredi della scuola e dell’asilo. Fondamentale è stato il contributo dato da tanti papà e mamme che nelle sere di luglio e agosto si sono dati da fare per permettere ai nostri bambini e ragazzi di iniziare l’anno scolastico attorniati da un ambiente bello e curato. Anzi, anche i ragazzi si sono messi in gioco e hanno collaborato in modo puntuale e responsabile alla manutenzione della nostra scuola, occupandosi tra l’altro della pulizia del piazzale e del giardino.

Sono state belle serate, dove tra una pennellata e l’altra con l’olio protettivo naturale, ci si è potuti scambiare quattro chiacchiere, fare anche nuove conoscenze, divertirsi e provare piacere anche nella stanchezza serale.

E ora che il fuoco delle stufe si sta piano piano sostituendo al calore del solleone, i geppetti si ritrovano ogni mercoledì sera per fare quello che c’è da fare. La famiglia è grande e le necessità da soddisfare non mancano: la porta, la lavagna, il banco, i materiali didattici particolari. Il motto è: “Se è da fare si fa!”.

Ma c’è anche un altro pensiero che il gruppo porta sempre nel cuore. Un pensiero che nasce da un sentimento e che diventa poi volontà. Volontà di costruire giocattoli per i bambini, per tutti i bambini. Non ce lo diciamo mai tra noi geppetti, ma certamente ciascuno di noi immagina la manina che toccherà il cavallino intagliato e gli occhietti meravigliati che seguono la biglia di vetro che scende lungo la sinuosa pista. E allora a quel punto risulta chiaro perché vogliamo incontrarci il mercoledì sera dopo una giornata di lavoro.

Ci troviamo perché ci nutriamo.

Ci nutriamo dell’amore che i bambini riversano nei giochi che costruiamo