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La battitura dei metalli in IX e X classe

Il lavoro che il ragazzo svolge lavorando il metallo, crea un collegamento tra il proprio meccanismo fisico e le leggi della meccanica del mondo esterno; ciò gli consente di costruire concatenazioni logiche di pensiero e di percepire nei processi cause ed effetti. La sperimentazione insegna in modo profondo e duraturo; le mani possono ora diventare i pieni e compiuti portatori della volontà.

I metalli si possono spezzare, fondere, allungare, comprimere e spianare. Tutti hanno in comune i tre elementi di base noti in metallurgia: divisibilità, malleabilità ed elasticità, il ragazzo arriverà a percepire tutti questi processi eseguendoli egli stesso. Il lavoro con il rame può essere considerato come una transizione, poiché la battitura avviene a freddo, mentre il calore semplicemente rende il materiale più facile da lavorare, senza modificarne sostanzialmente la forma. Il lavoro con il ferro è di tutt’altra natura: qui il fuoco la fa da padrone….

Un’esperienza caratteristica del piano di studi della IX Classe è la battitura del rame. Ai ragazzi vengono presentate le caratteristiche del metallo e dopo averne appreso tutte le qualità, essi iniziano il lavoro: partendo da un disco di rame ciascun allievo trarrà la propria ciotola. All’inizio si batte il rame con il martello sopra una base di legno opportunamente sagomata, procedendo dall’interno verso l’esterno, con movimento a spirale, ribattendo indietro ogni corrugamento che si forma. Gradualmente l’oggetto prende forma, si crea la cavità, quando raggiunge la forma desiderata, inizia il processo di spianatura, capovolgendo il punto di lavoro, adagiando la ciotola sopra una sfera d’acciaio della giusta misura; ora non si lavora più a forti colpi di martello, ma è essenziale dare piccoli colpi con finezza e sensibilità. Tutto il processo richiede piena concentrazione, perché neppure un millimetro quadrato deve essere trascurato. La ciotola ha uno spazio interno ed uno esterno, gli alunni di nona classe, dovrebbero essere in grado di lavorarla dentro e fuori. L’oggetto viene scaldato, poi raffreddato e ripulito dalle impurità per mezzo dell’immersione in acido solforico diluito in acqua, sciacquato in acqua pulita ed infine accuratamente asciugato. La forza per la lavorazione non viene dai muscoli , ma dall’oscillazione del martello che deve trovare il suo punto con accuratezza, utilizzando i principi della leva, per questo il lavoro è perfettamente accessibile per una “delicata” fanciulla, come per un ragazzo robusto. Quando la forma è stata perfezionata, si batte il fondo della ciotola fino a renderla adatta alla posa su un piano, infine viene lucidata. Si completa così l’esperienza della battitura del rame.

In X classe i ragazzi affrontano la battitura del ferro e realizzano un oggetto di utilità, che può essere un gancio ritorto o un chiodo, partendo da un barretta di ferro .

I ragazzi prendono familiarità con il fuoco della fornace, che raggiunge i 1200 gradi, con l’incudine, il martello e gli altri attrezzi che occorrono. Ogni fase del lavoro va portata a termine con decisione e rapidità: non c’è tempo di esitare quando il ferro è rovente! Il tempo per  lavorare il metallo incandescente è di circa 10/15 secondi. Il processo della battitura fa scoprire al ragazzo il proprio ritmo personale e la quantità di forza da imprimere alla battitura per ottenere l’effetto desiderato. Si sperimentano i vari livelli di malleabilità del ferro a seconda del grado di surriscaldamento, facendo attenzione al colore che il materiale assume con il calore. E’ necessario porre particolare attenzione al giusto grado desiderato, se il ferro è troppo freddo non può essere adeguatamente plasmato e si presenta alla battuta del martello troppo rigido, se dovesse surriscaldarsi troppo potrebbe raggiungere il punto di fusione e questo comporterebbe una deformazione critica del pezzo sotto l’impatto del martello. Una simile esperienza agisce sul ragazzo a diversi livelli: il rafforzamento della concentrazione, della fiducia in se stesso e il potenziamento delle effettive abilità che il lavoro richiede, senza mai trascurare che deve affinare la sua attenzione per il calore, il colore, il suono, la direzione del suo gesto, la sensibilità nell’utilizzo di entrambi gli arti, in breve ogni senso si deve acuire per poter portare a compimento, nel modo giusto, il proprio lavoro. Una volta giunti al termine si può osservare l’oggetto realizzato e percepire quanto sia conforme al progetto iniziale, tale valutazione ha un significativo valore pedagogico ed infonde una soddisfazione grandissima in ciascuno di loro.


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